TLC: I BIG, POCHI OBBLIGHI CHE TENGANO CONTO DEI COSTI
(ANSA) – BRUXELLES, 26 GEN – I principali operatori europei delle Tlc hanno sottolineato oggi a Bruxelles che il nuovo quadro regolamentare Ue del settore richiede che le cosiddette ”remedies” (o obblighi per gli ex-monopolisti) siano proporzionate e abbiano necessariamente a presupposto un’analisi costi/benefici. Lo segnalano osservatori che hanno partecipato ad un’audizione svoltasi oggi. Secondo i ‘big’ delle telecomunicazioni, riferiscono gli osservatori, un eccesso di regolamentazione rischierebbe di rallentare la crescita e gli investimenti nel settore, soprattutto con riferimento ai mercati emergenti. Ulteriore punto emerso dall’audizione e’ il rischio che il documento non rispetti ”lo spirito” che ha animato il processo di revisione detto in gergo ”99 review” e le stesse direttive europee. In particolare gli operatori si sono mostrati oggi preoccupati del possibile rafforzamento della regolamentazione ”ex-ante” in luogo di una graduale transizione al diritto della concorrenza, come era invece stato dichiarato in origine dalla stessa Commissione europea. Il documento sulle remedies, e’ stato sostenuto ancora da parte della grande industria, dovrebbe quindi fornire alle Autorita’ di regolamentazione indicazioni anche sulla corretta applicazione del principio comunitario della proporzionalita’ al fine di garantire l’armonizzazione e la coerenza dell’esito regolatorio in tutti gli Stati membri: tutto cio’ dovendo ovviamente considerare il lavoro finora svolto a livello nazionale. A questo proposito, concludono le fonti, il Nono rapporto d’implementazione potra’ costituire un’utile ”fotografia”. (ANSA).
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