USA:IBM,NEL FUTURO OUTSOURCING IN PAESI A BASSO COSTO LAVORO
(ANSA) – NEW YORK, 19 GEN – Archiviato un quarto trimestre2003 con utili pari a 2,7 miliardi di dollari, quasi triplicatirispetto agli 1,02 miliardi di dollari del 2002, Ibm e’ pronta alanciare l’operazione risparmio. Per il prossimo futuro, l’azienda di Armonk, nello Stato diNew York, punta alla delocalizzazione spostando parte della suaattivita’ di programmazione informatica in Paesi come la Cina,il Brasile e l’India. A svelare le intenzioni della Ibm e’ un documento diindirizzo interno riportato dal Wall Street Journal, secondo ilquale, a partire dal 2006, Ibm risparmiera’ circa 168 milioni didollari all’anno grazie alla assunzione di esperti informaticicinesi, indiani e brasiliani, molto meno cari rispetto aipari ruolo americani. Lo spostamento di parte del lavoro all’estero, una strategiaperseguita anche da altri gruppi a stelle e strisce, appare, difatto, estremamente vantaggioso per le casse aziendali. In baseal documento interno della Ibm, un programmatore cinese, con unaesperienza lavorativa compresa tra i 3 e i 5 anni, costa 12,50dollari all’ora (comprensivi di benefit): un programmatorestatunitense della medesima esperienza ne riceve, comprensivi dibenefit, 56 all’ora. Un divario evidente destinato a incrementare la cosidettacessione di lavoro in ‘outsourcing’ da parte di Ibm la quale, inquesto 2004, mira ad ampliare la propria forza lavoro mondialedi 15.000 unita’ di cui solo 5.000 negli Stati Uniti. L’allargamento del proprio organico di 15.000 dipendenti,portera’ l’intera forza lavoro di Ibm – a livello planetario -una quota 330.000, la soglia piu’ elevata dal 1991 ad oggi.(ANSA).
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