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BORSA: INDICI USA SOFFRONO DATI, MA REAGISCONO/ANSA

2 Febbraio 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 2 FEB – Wall Street procede in altalena, e ritrova a meta’ seduta la scia positiva che l’ aveva caratterizzata in apertura, prima di soffrire dati congiunturali inferiori alle attese. I listini hanno infatti reagito negativamente all’ Ism manifatturiero che ha registrato un leggero rialzo a gennaio (a quota 63,6 da 63,4 di dicembre) ma sotto le previsioni di 64,0 e, soprattutto, con un’ indicazione ancora negativa relativamente all’ andamento dell’ occupazione, giunta dal sottoindice dedicato, sceso a 52,9 da 53,5 del mese precedente. Ha deluso inoltre gli operatori anche il dato relativo alla spesa per l’ edilizia, attestatasi a dicembre a +0,4% contro le attese dello 0,7%. Ma i listini riprendono fiato al giro di boa con i rialzi del colosso della grande distribuzione Wal-Mart e di Sbc Communications, nonche’ con i guadagni del comparto farmaceutico – dopo l’ approvazione di un farmaco per curare le malattie polmonari prodotto da Pfizer e Chiron – e del comparto difesa, in scia all’ annuncio di Bush di voler stanziare piu’ soldi per la spesa militare. Notizie che hanno riportato entusiasmo, anche se e’ indubbio, osservano gli operatori, che a Wall Street sia partita una fase di correzione dopo il rally ragguardevole che ha riguardato tutti i listini negli ultimi mesi e che secondo gli esperti si e’ spinto troppo avanti. C’e’ chi pronostica nel breve termine una ritirata del 5% dei listini Usa, soprattutto nell’ ottica di quel possibile rialzo a breve-medio termine del costo del denaro fatto intravedere dalla Fed nella sua ultima riunione, che porterebbe le aziende Usa a risultare meno profittevoli. Prima di rimontare, il Dow Jones era penalizzato soprattutto dai ribassi di General Motors, arrivata a perdere il 3,1%, a 49,07 dollari, dopo che il vicepresidente Robert Lutz ha dichiarato che le vendite a gennaio negli Usa dovrebbero essere inferiori alle stime. Ha accusato ribassi pesanti anche Ford Motor, in calo per la quinta seduta consecutiva, con perdite del 4,1%, a 14,01 dollari, in scia al downgrading operato da un analista di Deutsche Bank che ritiene che il possibile rialzo dei tassi possa ostacolare il gruppo nel raggiungimento degli utili attesi. Giornata si’ invece per Intel, che sale di 6 cents, a 30,58 dollari, dopo che l’ associazione semiconduttori ha stimato un’ accelerazione delle vendite mondiali di chip quest’ anno dopo il gia’ brillante 2003 che ha registrato un aumento delle vendite a livello globale del 18%. Quando siamo al giro di boa di seduta, questa la situazione degli indici: il Dow Jones sale dello 0,56% (10.546,44 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,85% (1,140,75) e il Nasdaq e’ in progresso dello 0,76% (2.081,84).(ANSA).

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