WASHINGTON, USA – E’ la proposta che emerge da un disegno di legge recentemente avallato da due esponenti repubblicani americani, Lamar Smith e Howard Berman. Con il “Fraudolent Online Identity Sanctions Act” ci saranno pene fino a sette anni di reclusione per chi commette una frode attraverso un sito web registrato sotto falso nome. Lo rivela il Washington Post, che mette in evidenza come il tema delle frodi on line stia accendendo numerosi dibattiti negli USA. Di contro si schierano, pero’, tutti gli esponenti del “diritto alla privacy”, i quali ribadiscono che la Costituzione statunitense stabilisce la liberta’ per ciascuno di effettuare comunicazioni anonime, nel rispetto dei diritti di riservatezza del cittadino. Ma dal Congresso americano si abbassano i toni e si minimizza sulle sanzioni severissime di cui si sta discutendo. Infatti, si precisa che il disegno di legge non avra’ effetto su coloro che cercano di salvaguardare la propria privacy, perche’ esso punisce solo chi immette false informazioni finalizzate a commettere un crimine. Ma la sottile differenza non convince la gran parte degli utenti della rete.

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