(ANSA) – ROMA, 27 FEB – L’Ucla (University of California, Los Angeles) ha realizzato lo studio World Internet Project sull’ impatto che ha la Rete sui comportamenti e sullo stile di vita nella popolazione di 14 Paesi nel mondo. Lo annuncia il Ministero per l’Innovazione e la Tecnologia, che aggiunge che ”i risultati iniziali hanno mostrato una larga disparita’ nei numeri per quanto riguarda il totale delle persone che si connettono ad Internet, con il picco del 71,1% e del 66,1% per Stati Uniti e Svezia, sino alle percentuali piu’ basse del 24,2% e del 17,5% per Taiwan ed Ungheria. Inoltre, la ricerca ha evidenziato che coloro che navigano, trascorrono piu’ tempo in attivita’ di socializzazione di quanto non facciano coloro che non si connettono ad Internet, piu’ impegnati nella lettura dei libri o nel guardare la televisione. ”Lo studio, continua il Mit, ha poi rilevato le differenze di reddito, di sesso, di eta’ e di livello di istruzione, notando che il gap maggiore e’ quello tra piu’ ricco e piu’ povero, con il significativo caso dell’Inghilterra, in cui si va da un 81,1% di fruitori delle classi piu’ abbienti al 24,4% del ceto a reddito piu’ basso. Per quanto riguarda il sesso, lo scarto medio e’ di un 8% a favore degli uomini. Riguardo ad eta’ e istruzione, infine, i giovani sono tendenzialmente piu’ disponibili all’utilizzo delle nuove tecnologie ed il possesso di un’istruzione superiore e’ una costante laddove il rapporto con la rete e’ maggiormente dinamico. (ANSA).

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