Tutela Dei Minori In Rete: Tanti Codici E Pochi Provvedimenti
ROMA. E’ stata approvata, nella seduta del 3 febbraio 2004, da parte delConsiglio nazionale degli utenti dell’Autorita’ per le Garanzie nelleComunicazioni, una Carta dei diritti dei minori in rete. Nel documento sonoevidenziate le potenzialita’ di Internet per la crescita e lo sviluppo delminore e nello stesso tempo e’ sottolineata la necessita’ di una assunzionedi responsabilita’ da parte di tutti gli interlocutori, dalla famiglia allascuola, dalle istituzioni ai fornitori dei servizi in rete.Liberta’ di espressione, eguaglianza, salute, educazione e formazione,socializzazione e gioco, ascolto, dignita’, riservatezza e sicurezza sonodiritti del minore, gia’ enunciati dalla Costituzione e dalle convenzioniinternazionali, che il Consiglio nazionale degli utenti, riafferma in modoesplicito con questa Carta.Internet non puo’ essere un nuovo elemento di discriminazione e didisuguaglianza tra bambini, accentuando cosi’ il “digital divide”, mapiuttosto deve divenire strumento per il superamento di disabilita’ esvantaggio. Il Consiglio nazionale degli utenti ha ribadito la necessita’di garantire la sicurezza dei bambini che navigano in rete e contrastare l’attivita’ criminosa on line: “la violazione dei diritti del fanciullo nell’uso e con l’uso della rete, mediante azioni o omissioni dolose o colpose -si legge nella Carta – e’ un illecito che obbliga colui che lo ha commesso arisarcire il danno, anche non patrimoniale, ferma l’applicazione dellesanzioni previste da specifiche norme.”Il Consiglio nazionale degli utenti dell’Autorita’ per le Garanzie nelleComunicazioni nell’ambito delle proprie competenze di promozione diiniziative per l’affermazione dei diritti e della dignita’ della persona edelle particolari esigenze di tutela dei minori in ogni aspetto del processocomunicativo, dopo aver organizzato a Napoli un Convegno internazionale su”Minori e Internet. Doni e danni della rete” nel novembre 2001, ha approvatoquesta “Carta dei diritti dei minori in rete”, sviluppando il suo impegnocon una serie di audizioni di operatori ed esperti, nella prospettiva di unimpegno comune e di una alleanza nell’interesse dei minori.Il Consiglio ha ritenuto opportuno riaffermare i diritti dei minori, in modoesplicito e con una impostazione sistematica, sintetizzando ed enunciandoprincipi gia’ vincolanti, che si possono desumere e ricostruire dall’insiemedell’ordinamento interno ed internazionale, che devono essere da tuttirispettati, determinando responsabilita’, e devono ispirare ogni regola,autoritativa e di autodisciplina, che riguarda la comunicazione, in speciemediante Internet.Una tale iniziativa si inserisce nell’ambito di un’autentica campagnanazionale rivolta alla tutela dei minori specie avuto riferimentoall’impatto delle nuove tecnologie che ha portato all’approvazione delrecente “codice di Autoregolamentazione Internet e minori” voluto dalGoverno e presentato dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie LucioStanca insieme al Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. Taleiniziativa e’ stata a sua volta preceduta da tutta una serie di iniziativeche hanno sempre avuto come principale obiettivo la tutela del minore qualila creazione del Comitato tecnico per l’uso consapevole di Internet;l’iniziativa “Chi ha paura della Rete”; i filtri messi a disposizioneon-line a favore delle famiglie; il piano nazionale antipedofilia “Ciclope”ed il disegno di legge del Governo contro la pedopornografia anche a mezzoInternet.E’ difatti opinione diffusa del Governo che per contrastare i contenutiillegali e dannosi del Web la legislazione non puo’ essere la sola risposta:occorrono provvedimenti e iniziative articolate, come questi codici cheimpegnano chi vi aderisce a specifiche regole e comportamenti.Purtroppo tale metodologia tipica dei paesi anglosassoni per quantoinnovativa e sicuramente democratica, non appare particolarmente efficace inun paese come il nostro di civil law ed in un settore come Internetpotenzialmente molto pericoloso e gia’ difficile per la verita’ dadisciplinare.
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