(ANSA) – PARIGI, 17 MAR – Thomson, numero 4 mondialedell’elettronica di consumo, non produrra’ piu’ schermi catodicioltre Atlantico, un’attivita’ che non e’ piu’ redditizia a causadella concorrenza degli schermi piatti. Lo ha annunciato oggi ilgruppo francese precisando che la chiusura dei suoi duestabilimenti americani comportera’ un costo di 150 milioni dieuro e la soppressione di 1.500 posti di lavoro. Thomson conta ormai di svilupparsi ”nell’interfaccia dellacreazione audiovisiva, dei media e della tecnologia”disimpegnandosi dalle attivita’ di produzione di elettronicapura. Il gruppo francese ha gia’ ceduto ai cinesi di TCLInternationale il controllo della sua produzione di televisori,conservando solo una quota di minoranza nella joint-venture dacui si attende una crescita di 40 punti base del suo utileoperativo nel 2004. Nel 2003 il suo settore ‘prodotti di consumo’, essenzialmentetelevisori, ha perso 124 milioni e il polo componenti (tubicatodici) 101 milioni. A generare profitto sono il polo licenzee quello contenuti e reti che riunisce le attivita’ diriproduzione di CD e DVD. Thomson ha chiuso il 2003 con un utilecrollato a 26 milioni dai 373 dell’anno prima e un profittosceso di oltre 200 milioni a 718 milioni.(ANSA).

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