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File Sharing Di Opere Protette Dal Copyright Rimane Reato In Italia, Nessuna modifica Da Norme Europee

12 Marzo 2004 Commenta

Milano – L’industria del cinema, della musica e del software hanno oggiespresso soddisfazione per la direttiva europea sulla pirateria approvatadue giorni fa a Strasburgo, che conferma quanto gia’ previsto dallanormativa italiana attualmente in vigore e che e’ le tra piu’ avanzate inEuropa. Per la legge italiana sul copyright la riproduzione e la diffusionedi opere protette sono un reato punibile penalmente a seconda della portatadei fatti con sanzioni che arrivano fino a tre anni ci carcere. Gli articoli171, 171 bis e 171 ter regolano i comportamenti, in presenza o meno delloscopo commerciale, e configurano in ogni caso responsabilita’ penali percoloro che mettono a disposizione, anche mediante programmi di file sharing,opera tutelate quali film, musica e software. E’ quanto si legge in uncomunicato congiunto di BSA – Business Software Alliance, FAPAV -Federazione antipirateria audiovisiva, FIMI – Federazione industria musicaleitaliana (www.fimi.it) e FPM – Federazione contro la pirateria musicale(www.fpm-antipiracy.it): chi scarica file illegalmente rischia invecesanzioni amministrative da 150 euro e che arrivano fino a 1,024 euro in casodi recidiva. La direttiva approvata dal Parlamento, conclude la nota, lasciaimpregiudicate le normative nazionali in materia penale e cio’ che e’ reatorimane reato, compreso il file sharing di opere protette dal copyright.

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