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INTERNET: CNEL; CRESCE INTERESSE FEMMINILE PER SETTORE

18 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 18 MAR – La ‘rete’ e’ sempre piu’ rosa. Le donne si confermano come fruitrici in crescita di Internet. Le studentesse di connettono di piu’ rispetto ai coetanei maschi; sono il 40% degli iscritti al programma di Patente informatica europea. Rappresentano ben il 63% dei partecipanti al programma di alfabetizzazione informatica condotto nel Sud da Italialavoro. E’ quanto emerge da un’indagine bibliografica del Cnel, presentata oggi, su ”Donne, Ict, innovazione. La trasformazione silenziosa’ (200 schede), diretta dal sociologo Giorgio Pacifici e dalla psicologa Serena Dinelli. Le materie tecniche incontrano sempre piu’ interesse fra le studentesse: sono il 17% delle iscritte ad ingegneria e gia’ il 31% delle specializzande. Nel decennio 1986-96 il numero di laureate in ingegneria ha avuto un incremento del 230% con una punta massima del 389% nel corso di ingegneria elettronica. Le donne impegnate nelle Ict (Tecnologia dell’informazione e della comunicazione) rispondono a questo identikit: sono attive, curiose, innovative, rigorose; sono giovani e laureate e non sempre guadagnano meno degli uomini. Sono pero’ soprattutto portatrici di un mix di competenze non solo tecniche. Quest’ ultimo aspetto e’ considerato il requisito che permettera’ nel futuro di far guadagnare terreno alle donne in questo settore, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo, ora ancora di forte predominanza maschile. Un contributo significativo verso questo percorso e’ segnalato dall’indagine nelle reti e aggregazioni di donne che ”rivelano una precisa e lungimirante attenzione alla Ict”, a partire dalla creazione negli anni ’80 di un server dedicato, il Server Donne di Bologna, e dalla rete on line di documentazione nazionale Lilith, fino alla nascita del sito delle donne in rete Dol’s e a una serie di iniziative toscane. Nel settore Ict/New economy, si stima che l’occupazione femminile non superi il 13-15%. Scarsa la presenza a livelli decisionali (solo il 12,8%). Si registra, tuttavia, l’ingresso di un numero consistente di giovani donne colte e qualificate, portatrici di nuovi atteggiamenti culturali. Le donne in carriera in questo settore hanno in genere meno di 40 anni, spesso non hanno figli e lavorano oltre 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana. Tra i titolari delle imprese Ict si stima che le donne raggiungano il 25%. ”E’ innegabile – ha commentato Francesca Santono, vicepresidente del Cnel – che le nuove opportunita’ dall’Ict hanno reso le donne piu’ protagoniste ma non autonomaticamente vincenti a causa di stereotipi culturali persistenti e che storicamente hanno finito per scoraggiare l’accesso delle donne a ruoli di prestigio nel settore tecnico-scientifico. Le donne, infatti – ha aggiunto – anche in questo settore sono oggi piu’ istruite degli uomini, meglio formate, e tuttavia meno riconosciute sia nelle qualifiche sia nelle retribuzioni, con stipendi che arrivano ad essere inferiori fino al 35% rispetto a quelle degli uomini, e sottorappresentate negli organici decisionali”. (ANSA).

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