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INTERNET:CENSIS; DISTRETTI OPEN SOURCE PER RILANCIO ECONOMIA

1 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 1 MAR – ”L’Open Source potrebbe costituire una leva tutt’altro che secondaria per riavviare le dinamiche del mercato, soprattutto a livello locale”. Lo afferma la Fondazione Censis, che spiega: ”In Italia, gli utenti internet nelle famiglie crescono di giorno in giorno, essendo passati dal 21,3% della popolazione del 2000 al 32,1% nel 2003, eppure tra gli italiani maggiorenni solo il 35,6% ha una carta di credito ed il 54,2% un bancomat, strumenti essenziali per poter eseguire transazioni on line o telefoniche. Stesso discorso, prosegue la Fondazione, si puo’ fare per la pubblica amministrazione, che sta facendo molto, ma non ancora abbastanza in questo senso. Se, infatti, tutte le amministrazioni locali dispongono ormai di un sito internet istituzionale per poter comunicare con famiglie ed imprese, on line e’ possibile pagare l’ICI solo nel 17,5% dei comuni maggiori. Le imprese, procede il Censis,usano Internet per spedire e ricevere posta elettronica (56,6%), ma poi non realizzano iniziative in comune, come la creazione di siti territoriali (solo il 26,3% lo fa). ”In questo quadro, sostiene il Censis:”Le soluzioni open source, i progetti finalizzati a sviluppare soluzioni specifiche per le piccole e medie imprese italiane e per la pubblica amministrazione, possono essere l’occasione non solo per ridurre i costi spesi in licenze software, ma anche per sviluppare competenze e capacita’ in grado di ridare vitalita’ alle imprese italiane. I dati che emergono dall’Osservatorio Citta’ Digitali (OCID) della Rur e del Censis evidenziano che la pubblica amministrazione puo’ fare da volano di questo processo, sperimentando ed adottando soluzioni innovative. Prendendo come esempio i comuni capoluogo, in merito ai web server, la quota Microsoft e’ pari al 45,6% contro una quota dell’open source del 42,7%. ”La proposta di creare un meta distretto dell’open source, conclude il Censis, ha l’obiettivo di fare sistema delle diverse esperienze sparse per l’Italia, cosi’ da creare un tessuto di competenze e di soluzioni a supporto della pubblica amministrazione e delle piccole e medie imprese”. (ANSA).

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