(ANSA) – BRUXELLES, 24 MAR – La decisione odierna della Commissione impedira’ a Microsoft di controllare la piattaforma multimediale del futuro e inneschera’ altre indagini ad esempio sul sistema Windows Xp. Lo ha sostenuto il presidente dell’Associazione dell’industria dei computer e delle comunicazioni (Ccia) avversaria del gruppo informatico statunitense. ”Le questioni delineate oggi – ha dichiarato Edward Black in una nota diffusa a Bruxelles – impedira’ a Microsoft di controllare la piattaforma per la distribuzione e il conseguente controllo dei contenuti digitali”. Rendere Media Player uno ”standard di fatto”, come sarebbe stato se la Commissione Ue non si fosse opposta, ”costringerebbe programmatori e consumatori a piegarsi a qualsiasi richiesta o tassa Microsoft desiderasse porre sui contenuti digitali”. ”La Commissione – prevede Black – ora spostera’ la sua attenzione su altre questioni, come il ricorso della ccia su Windows Xp” e se questi casi ”dimostreranno un flagranza di reato, giustificheranno maggiori ammende, rimedi nella condotta piu’ ampi e forse anche rimedi strutturali”. Il verdetto di Bruxelles – ha premesso il capo dell’Associazione che riunisce gruppi come Sun Microsystems, Fujitsu, Nokia, Oracle, Yahoo! e Aol – rappresenta una ”base” dalla quale possono essere lanciati altri ‘sforzi” per prevenire comportamenti anti-concorrenziali di Microsoft e descrive nel dettaglio come il gruppo abbia ”danneggiato l’innovazione e costretto i consumatori ad accettare prezzi accresciuti a fronte di minore scelta”. Oltre a confermare asserite ”tattiche illegali” di Microsoft, sostiene Black, dimostra che l’Antitrust Ue e’ ”fortemente impegnato” ad applicare la legge nei confronti di questo gruppo. (ANSA).

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