(ANSA) – NEW YORK, 24 MAR – Poco meno di ventinove anni per scalare il mondo e divenire l’incontrastata numero uno nel settore dei programmi per computer. La storia della Microsoft inizia nel 1975 quando due studenti di Seattle, Paul Allen e Bill Gates compiono il primo passo nel mondo delle imprese informatiche mettendo a punto un linguaggio per computer ‘Basic’ utilizzato sugli gli elaboratori Altair 8.800. Un programma semplice e flessibile che regala ai due, nel 1978, il primo bilancio annuale condito da un fatturato superiore al milione di dollari e pone le basi per il lancio di Microsoft Windows, annunciato nel 1983 e divenuto immediatamente la chiave per il successo futuro. Sulla spinta delle vendite di Windows, l’azienda si quota in Borsa nel 1986, debuttando con un prezzo di 21 dollari per azione. L’ulteriore salto in avanti per la casa di Gates (che, nel frattempo, viene abbandonato da Paul Allen) arriva nel 1990 grazie alla immissione sul mercato di Windows 3.0 poi aggiornato con il sistema operativo Windows 95 che, nel 1995, viene montato su 250 milioni di computer in tutto il mondo. Da li’ in poi la cavalcata di Microsoft appare inarrestabile sostenuta, per giunta, dalla creazione del browser Intenet Explorer (nel 1997) capace di annichilire Nerscape (allora il browser piu’ utilizzato) e intercettare la fetta piu’ ampia dei navigatori della rete passati dai 3 milioni scarsi del 1994 agli oltre 200 milioni del 1999. Alla fine dell’anno fiscale 2003, la Microsoft ha riportatao un fatturato complessivo pari a 31,19 miliardi di dollari (+13% sul 2002) e utili pati a 9,99 miliardi di dollari (+28% sul 2002). A livello geografico Microsoft e’ presente – tra stabilimenti produttivi, punti vendita e filiali operative – in 88 Paesi ai quattro angoli del poaneta. Per il colosso informatico statunitese – la cui sede, dopo i primi passi mossi Seattle e’ da tempo a Redmond, sempre nello Stato di Washington – lavorano 56.104 dipendenti sparsi per il mondo. La maggior parte di loro, 37.114, lavorano all’interno dei confini americani. (ANSA).

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(ANSA) – NEW YORK, 24 MAR – Poco meno di ventinove anni per scalare il mondo e divenire l’incontrastata numero uno nel settore dei programmi per computer. La storia della Microsoft inizia nel 1975 quando due studenti di Seattle, Paul Allen e Bill Gates compiono il primo passo nel mondo delle imprese informatiche mettendo a punto un linguaggio per computer ‘Basic’ utilizzato sugli gli elaboratori Altair 8.800. Un programma semplice e flessibile che regala ai due, nel 1978, il primo bilancio annuale condito da un fatturato superiore al milione di dollari e pone le basi per il lancio di Microsoft Windows, annunciato nel 1983 e divenuto immediatamente la chiave per il successo futuro. Sulla spinta delle vendite di Windows, l’azienda si quota in Borsa nel 1986, debuttando con un prezzo di 21 dollari per azione. L’ulteriore salto in avanti per la casa di Gates (che, nel frattempo, viene abbandonato da Paul Allen) arriva nel 1990 grazie alla immissione sul mercato di Windows 3.0 poi aggiornato con il sistema operativo Windows 95 che, nel 1995, viene montato su 250 milioni di computer in tutto il mondo. Da li’ in poi la cavalcata di Microsoft appare inarrestabile sostenuta, per giunta, dalla creazione del browser Intenet Explorer (nel 1997) capace di annichilire Nerscape (allora il browser piu’ utilizzato) e intercettare la fetta piu’ ampia dei navigatori della rete passati dai 3 milioni scarsi del 1994 agli oltre 200 milioni del 1999. Alla fine dell’anno fiscale 2003, la Microsoft ha riportatao un fatturato complessivo pari a 31,19 miliardi di dollari (+13% sul 2002) e utili pati a 9,99 miliardi di dollari (+28% sul 2002). A livello geografico Microsoft e’ presente – tra stabilimenti produttivi, punti vendita e filiali operative – in 88 Paesi ai quattro angoli del pianeta. Per il colosso informatico statunitense – la cui sede, dopo i primi passi mossi Seattle e’ da tempo a Redmond, sempre nello Stato di Washington – lavorano 56.104 dipendenti sparsi per il mondo. La maggior parte di loro, 37.114, lavorano all’interno dei confini americani. (ANSA).

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