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MUSICA:OPERAZIONE CLONE ATTACK CONTRO PIRATERIA ON LINE

30 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – MILANO, 30 MAR – A muso duro l’industria discografica reagisce contro la distribuzione illegale di musica via internet tramite il P2P, un’attivita’ che ha messo in crisi il settore, crollato negli ultimi quattro anni del 14%. E a difesa del diritto d’autore usa il bastone e la carota, ossia le denunce che hanno portato a un’operazione della Gdf, e un nuovo sito di informazione. L’ operazione delle Fiamme Gialle, denominata ‘Clone Attack’, ha portato alla denuncia di 30 persone, al sequestro di oltre 50 PC/hard disk e di oltre 50 mila file. I particolari sono stati riferiti oggi dai dirigenti della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) e della Federazione contro la Pirateria Musicale (FPM). I denunciati, di eta’ media 30 anni, mettevano a disposizione della comunita’ P2P una quantita’ di file musicali, che variava da 600 a 3.000 unita’, con sistemi quali Kazaa, WinMIX, E-Donkey. Tra i denunciati figurano i responsabili di molti server opennap. La piu’ grande comunita’ opennap permetteva la connessione simultanea di 150mmila utenti e la condivisione di oltre 7 milioni di file musicali. Nell’ambito dell’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e condotta in 26 province, i militari hanno inoltre denunciato nove italiani per pedopornografia, e 150 stranieri sono stati segnalati all’Interpol per lo stesso reato. L’operato della Guardia di Finanza ha avuto un notevole impatto: se prima dell’operazione, cominciata a gennaio, il numero di server opennap erano 42, dopo l’operazione ne sono rimasti 7, mentre gli utenti da 160.303 sono scesi a 27.304 (-83%); il numero dei file disponibili e’ passato da 56.533.910 a 4.625.938 (-92%). Una drastica azione contro la pirateria online e’ stata avviata non solo in Italia, ma anche in Germania, Danimarca e Canada. Tra azioni civili e penali, sono stati complessivamente coinvolti 257 individui. ”Un’iniziativa da tempo necessaria – ha commentato oggi a Milano Luca Vespignani, segretario generale della FPM – perche’ la campagna di sensibilizzazione da noi fatta non era piu’ sufficiente”. Nel 2002, infatti, secondo i dati della FIMI, il settore degli album in Italia ha perso il 6,72%, e quello dei singoli il 21,19%. E poi perche’, in un momento di crescita di piattaforme di distribuzione on line legittime, quest’attivita’ illegale ”potrebbe pregiudicarne il decollo – ha aggiunto Enzo Mazza, direttore generale della FIMI -. Un fatto inquietante”. In Europa, infatti, ci sono al momento 50 siti legali e piu’ di 500 mila consumatori hanno al momento accesso a un catalogo di 300mila brani disponibili. La FPM ha attivato oggi un sito Internet (www.pro-music.it) di informazione sulle nuove piattaforme legali di distribuzione della musica on-line, con anche numerose dichiarazioni di artisti contro il file-sharing. Un passo avanti in una lotta che sembra molto dura: stime attendibili, infatti, quantificano in 800milioni il numero di file illecitamente distribuiti sui sistemi di file sharing nel 2003 (nel 2002 erano 500milioni). Secondo un sondaggio della FPM, sono 3.250.000 gli italiani che scaricano brani musicali illegalmente da Internet e altri 4.500.000 individui hanno intenzione di farlo. (ANSA).

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