(ANSA-BLOOMBERG) – ROMA, 12 MAR – Oracle, la societa’ statunitense che e’ al terzo posto nel mondo fra i produttori di software, ha archiviato una trimestrale sostanzialmente positiva che pero’ ha lasciato delusi gli investitori relativamente all’ andamento dei nuovi contratti di licenza, sotto le attese. Oracle – che ha comunicato i dati ieri a mercato azionario statunitense chiuso – ha registrato nel terzo trimestre un utile netto di 635 milioni di dollari, 12 cents per azione, contro i 571,3 mln (undici cents) del pari periodo dello scorso anno. Al tempo stesso, le vendite hanno segnato una crescita del 9% a 2,51 miliardi di dollari, peraltro sostenute largamente dal dollaro debole (che ha contribuito alla crescita per sette punti percentuali). Per quanto riguarda il quarto trimestre, inoltre, il chief financial officer del Gruppo, Jeff Henley, ha previsto un utile oscillante fra 17-18 cents per azione, lievemente al di sotto della stima degli analisti di Thomson Financial (18 cents). I nuovi contratti di licenza nel terzo trimestre sono stati pari a 140 milioni di dollari, contro i 170 mln attesi da alcuni analisti, e questo non e’ piaciuto agli investitori, in quanto si tratta di una componente indicativa della performance registrata da Oracle nei confronti dei concorrenti. Com’e’ noto, Oracle da tempo ha lanciato un’ offerta ostile su PeopleSoft, societa’ specializzata nel software aziendale, un takeover su cui si sono espressi negativamente, per violazione delle regole Antitrust, il Dipartimento di Giustizia Usa e sette Stati. L’ udienza a questo proposito e’ fissata per il 7 giugno prossimo. La possibile conquista di PeopleSoft metterebbe fra l’ altro Oracle nelle condizioni di competere adeguatamente nel comparto del software aziendale con il leader del settore, la tedesca SAP.(ANSA).

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