(ANSA) – ROMA, 8 MAR – ”Quello che ci dovrebbe interessare sono i posti del futuro, quelli legati alle nuove tecnologie”. Lo ha detto in un’intervista al ”Sole24Ore” il premio Nobel 2002 per l’economia Vernon Smith, secondo il quale ”..il successo di queste tecnologie non e’ prevedibile perche’ e’ il risultato di un processo di tentativi ed errori che corrisponde a profitti e perdite, a sviluppi imprenditoriali di cui non si possono conoscere in anticipo i risultati…”. Vernon Smith dimostra il ”suo assunto” con alcuni esempi tratti dalla passata storia economica:” nel XIX secolo il motore a vapore permise di rimpiazzare i velieri con le navi a vapore, la diligenza con le ferrovie. E’ vero che nel frattempo- continua- molte societa’ fallirono ma nel complesso l’espansione generata in quel periodo creo’ valore per l’intera economia. Nel XX secolo fu la volta del telefono, dell’elettricita’, del petrolio e dell’automobile che permisero una nuova ondata di investimenti e di sviluppo. Ci fu di nuovo un eccesso di investimenti in risposta agli alti margini di rendimento cui seguirono il declino dei profitti, le bancarotte e i consolidamenti ma alla fine il benessere complessivo aumento”’. Vernon Smith si riferisce, in particolare, alla penna a sfera: ”quando fu inventata costava 10 dollari ed era un prodotto molto redditizio. Dopo il processo di consolidamento siamo tutti piu’ ricchi e possiamo acquistare una Bic a 60 centesimi”.(ANSA).

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