(ANSA) – ROMA, 31 MAR – Dopo le impronte digitali e quelle del DNA, le impronte dell’orecchio potrebbero diventare il nuovo strumento a disposizione della polizia scientifica. E’ quanto stanno considerando gli esperti di Patologia forense dell’ universita’ britannica di Leicester, in collaborazione con n azienda specializzata in informatica. Il primo traguardo di questo progetto e’ stato lo sviluppo del prototipo di un sistema computerizzato in grado di rilevare le immagini e le impronte dell’orecchio per ottenere archivi da mettere a disposizione della polizia, dei servizi di intelligence e dei servizi addetti al controllo dell’ immigrazione. Il sistema, che puo’ registrare immagini e impronte dell’orecchio sia parziali che complete, e’ stato presentato recentemente negli Stati Uniti, a Dallas, nel congresso dell’Accademia americana di Scienze forensi. Per il responsabile del progetto, il britannico Guy Rutty, lo sviluppo di questa nuova tecnologia ”e’ uno sviluppo interessante nella computerizzazione di un sistema di identificazione che promette di avere sviluppi simili a quelli che finora ha avuto il sistema di registrazione e archiviazione delle impronte digitali, utilizzato oggi dalle polizie di tutto il mondo”.(ANSA).

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