Home » Aziende & Business

TLC: CHELI, PER LIBERALIZZAZIONE PIU’ LUCI CHE OMBRE

8 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 8 MAR – La liberalizzazione delle comunicazioni in Italia e’ stata un successo, con ”le luci che prevalgono sulle ombre”. Se ne e’ detto convinto il presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni Enzo Cheli, secondo il quale tra i problemi ancora da risolvere ci sono la scarsa trasparenza di alcune offerte commerciali e alcune tendenze al ritorno a posizioni oligopolistiche nei servizi innovativi. ”Un sommario bilancio dei primi cinque anni di liberalizzazione del settore – ha affermato Cheli all’inaugurazione del master in economia della concorrenza all’Universita’ Tor Vergata – si deve fare prendendo in esame tre parametri: la riduzione delle quote dell’operatore dominante, l’introduzione di nuovi servizi e la riduzione dei prezzi. Ebbene, possiamo dire quindi che in Italia la liberalizzazione e’ stata un successo”. Cheli ha infatti spiegato che per quanto riguarda la quota di Telecom, questa ”si sta abbassando rapidamente e al netto del canone si e’ portata sotto la linea del 70%”. Quanto ai nuovi servizi, il presidente dell’Autorita’ ha ricordato la convergenza che e’ ormai un dato di fatto, con la tv sul telefonino, l’Adsl e il digitale terrestre che ”sta partendo”. I prezzi al consumo, infine, ”sono scesi del 25-30% in cinque anni. L’anno scorso, che ha segnato un forte aumento dell’inflazione, l’unico comparto che ha registrato una discesa e’ stato proprio quello delle comunicazioni”. Tra gli altri traguardi raggiunti, Cheli ha snocciolato alcuni numeri su carrier pre-selection, unbundling del local loop e portabilita’ del numero. Per la prima, che consente di telefonare da casa con un operatore alternativo senza comporre alcun prefisso, ”i collegamenti sono arrivati a circa 3,5 milioni”; l’ultimo miglio conta invece ”550mila clienti”; e la possibilita’ di cambiare gestore mobile senza cambiare numero ha coinvolto finora ”1,6 milioni di persone”. Tra le spine, infine, Cheli ha inserito quella della ”mancanza di trasparenza di alcune offerte commerciali e la tendenza al ritorno a posizioni oligopolistiche su alcuni servizi innovativi”. Aggiungendo, pur senza condividere tale rischio, ”che alcuni parlano addirittura di ritorno al monopolio sulle reti d’accesso”. Quanto al futuro, il numero uno dell’Authority per le tlc ha illustrato quelli che sono i nuovi grandi interrogativi ai quali ancora non e’ stata data una risposta: ”La concorrenza – si e’ chiesto – deve puntare al massimo numero di imprese possibile o limitarsi a uno scenario di pochi operatori ma efficienti? E poi, e’ il caso di favorire una maggiore apertura delle reti o nuovi investimenti sullo stesso settore? E infine, occorre rendere il quadro italiano omogeneo a quello europeo oppure valorizzare la specificita’ nazionale?”.(ANSA).

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>