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TLC: GIAPPONE; ALLO STUDIO CELLULARE CON TRADUTTORE

22 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – TOKYO, 22 MAR – Hello? Moshi, moshi? Dal 2007 arrivera’ in Giappone il cellulare che tradurra’ le conversazioni d’affari dal giapponese all’inglese e viceversa attraverso un dispositivo automatico inserito nel telefono. Il cellulare-traduttore del futuro verra’ presentato mercoledi’ dal centro di studi di tecnologia (Atr) di Kyoto al ministero delle funzioni pubbliche, delle poste e delle telecomunicazioni di Tokyo, nel corso di una riunione ufficiale. I ricercatori del prestigioso centro di ricerca hanno gia’ preannunciato che stanno lavorando su un modello che possa funzionare anche per le conversazioni in giapponese, cinese e coreano e facilitare cosi le transazioni, le relazioni commerciali tra i tre grandi partners in affari d’estremo oriente. Il sistema automatico di traduzione funzionera’ attraverso un microfono inserito nel cellulare che grazie ad un dispositivo tradurra’ le frasi in dieci secondi, al massimo. I ricercatori hanno deciso di produrre un software che sia in grado di tradurre circa dieci milioni di parole e di eliminare persino i rumori causati dalle cattive interferenze. Per creare cosi’ un’atmosfera di lavoro professionale ottimale. Il programma di traduzione sara’ integrato in una rete di computer che ricevera’ i dati e le informazioni dal cellulare e li rinviera’ tradotte al mittente in pochissimo tempo. In Giappone, le principali societa’ elettroniche hanno gia’ sperimentato questo sistema di traduzione per le conversazioni di base o scambi di informazioni utili per viaggiare. Tuttavia il vocabolario e le frasi usate finora erano assai limitate. Secondo il centro di ricerca Atr, il nuovo modello che sara’ sul mercato tra meno di tre anni possiedera’ un livello di conversazione assai elevato e sufficiente per concludere buoni affari o se non altro per prepararli. (ANSA).

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