(ANSA) – MILANO, 1 MAR – Due milioni di telefonini a disposizione ed una maggiore copertura del territorio: H3g e’ pronta ora ad attaccare in modo incisivo il mercato della telefonia mobile italiano. Dopo sette mesi di letargo forzato per mancanza di cellulari, 3 ora riparte alla carica. Ad assicurarlo e’ l’ amministratore delegato di H3g in Italia, Vincenzo Novari, secondo il quale il decollo definitivo di 3 sara’ favorito anche dalla maggiore flessibilita’ e capacita’ di interconnessione che ora la societa’ e’ in grado di assicurare. ”Ora non abbiamo piu’ scuse – ha spiegato l’ amministratore delegato Vincenzo Novari di 3 Italia nel corso di una conferenza stampa – dato che stiamo ricevendo i videofonini che ci servono. Ne abbiamo due milioni a disposizione, vedremo quanti saremo capaci di venderne”. 3 Italia, marchio commerciale di H3G, controllata per l’ 88,67% da Hutchison Whampoa, ha un programma di investimenti netti (escluse le licenze, costate 3,2 miliardi di euro) pari a 10 miliardi entro il 2007. L’ obiettivo e’ confermato: arrivare a crescere fino a raccogliere un milione di clienti per la fine del 2004, dai 345mila di fine dicembre scorso. Le carte in regola per il definitivo decollo, 3 sembra ora averle. Secondo quanto spiegato da Novari, infatti, ”in meno di 12 mesi sono stati raddoppiati da 4 a 8 i nodi di backbone per interconnettere la rete 3 e le altre reti, mentre sono saliti a 14 i media gateway, in grado di aumentare la flessibilita’ della rete, ed a 45 i radio network controller”. Le 4.400 antenne sin qui realizzate – ha aggiunto – ”permettono poi di coprire direttamente il 61% della popolazione e900 citta’, fra i quali tutti i capoluoghi di regione, incluse Venezia e Napoli, dove l’ ostruzionismo delle amministrazioni locali non ha consentito di realizzare il numero di siti necessario per assicurare la qualita’ del servizio attesa dai clienti”. Per ampliare la propria fetta di mercato, 3 punta poi su un nuovo piano tariffario, basato sull’ autoricarica. 3 Italia, che si e’ aggiudicata la licenza Umts in Italia nel novembre del 2000, e’ partecipata da Cir, Sanpaolo Imi, Bernabe’ Mobile Investment, Rcs Mediagroup, Gemina e Tiscali. (ANSA).

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