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Triennale Di Milano, Domani Apre Le Porte Net@ PMI

17 Marzo 2004 Commenta

Milano – “La Strada trova il suo modo di usare le cose, modi chel’inventore non aveva immaginato”. Questa affermazione di William Gibson,uno dei fondatori del movimento cyberpunk, descrive bene una enorme serie difenomeni del mondo tecnologizzato, gli SMS per fare un esempio. Ma nellospecifico e’ anche una descrizione metaforica delle differenze tra il mododi vedere la tecnologia da parte delle grandi aziende, in quanto produttorio utilizzatori, e da parte di quelle medie e piccole. Capire le diversita’non ha solamente una rilevanza di conoscenza ma e’ la chiave per fare delbuon business in quel settore economico, che in Italia rappresenta il 90 percento del numero delle aziende e che permette alle stesse grandi aziende dioperare a costi accettabili. Gli esempi in merito si sprecano. Prendiamo ilcaso delle comunicazioni via satellite. Al momento del lancio dei primisatelliti per telecomunicazione, i Telestar e i Syncom nei primi anni ’60, icollegamenti satellitari erano visti come una nuova modalita’ dicomunicazione e lunga distanza, intercontinentale (Arthur C. Clarke, nel suofamoso articolo del 1945, pensava a radio e televisione). Negli anni ’70 e’80 alcuni satelliti geostazionari iniziarono ad essere utilizzati per lacomunicazione dati, per esempio per collegare le filiali delle aziendeamericane che fornivano servizi di timesharing in Europa con i centri dicalcolo oltreoceano. Si trattava pero’ di applicazioni molto costose, cherichiedevano strutture a terra di grandi dimensioni. Il progressotecnologico alla fine degli anni ’80 e i primi ’90 consenti’ di ridurre ledimensioni delle antenne di ricezione e degli apparati, ma gli utilizzi siindirizzarono ancora ad applicazioni di costo elevato, come la televisionediretta via satellite (costo elevato per il complesso del network). Poi, lascoperta che il nuovo (per gli anni ’90) standard DVB (Digital VideoBroadcast) poteva essere utilizzato anche per la trasmissione dati, e che lesue caratteristiche (resistenza alle interferenze e agli errori)permettevano la comunicazione bidirezionale a bassi costi lato utentefinale. Le grandi aziende non se ne fecero nulla (tutte concentrate sullaposa di milioni di chilometri di fibra ottica sul lato fornitori e ditrovare il modo di riempirla sul lato utente). Le piccole e medie aziendesaltarono invece subito sul nuovo treno. Risultato, sono nate le cosiddettemultinazionali medie, di cui si e’ recentemente parlato sui giornali, quelleimprese di taglia intermedia e anche decisamente piccola che sono presentiin diverse parti del mondo con stabilimenti produttivi, centri di ricerca esviluppo, filiali di commercializzazione, tutti mantenuti snelli dal puntodi vista organizzativo e focalizzati da quello di missione. L’abilitatoretecnologico e’ proprio l’uso di servizi di connettivita’ a banda larga viasatellite in modalita’ bidirezionale in tecnologia DVB VSAT, che consentealle aziende di comunicare in modo affidabile e a basso costo con sediremote localizzate in altri paesi, dove spesso l’infrastruttura ditelecomunicazioni e’ inaffidabile e/o molto costosa. Altri due esempi dalmondo web. Il commercio elettronico, fin dalla sua apparizione ormai diecianni fa, era visto come ideale per consentire alle PMI di espandere a costomarginale basso il proprio “braccio” commerciale. Queste prospettive sonorimaste a lungo inattuate per l’approccio sbagliato intrapreso dalle aziendefornitrici che hanno affrontato il mercato potenziale come se tutti fosseroAmazon. Inevitabilmente il commercio elettronico e’ apparso alle PMI comeuna “cosa da ricchi” e i fallimenti di molte iniziative dei “grandi” nonhanno fatto altro che scoraggiarne ulteriormente l’uso da parte di chi neavrebbe potuto beneficiare di piu’. Contemporaneamente, nasceva e siaffermava una serie di servizi, quella delle aste customer-to-customeronline, ad opera di e-Bay ed altri, rivolti al mercato dei privati. Anchequi, tra la sorpresa di molti, le PMI, soprattutto quelle piu’ piccole, sisono “impadronite” della tecnologia e l’hanno trasformata in una modalita’di e-commerce flessibile, a costo basso e, soprattutto, fruibile a consumo,dove viene loro offerto tutto quel che serve, dalla “vetrina” al pagamentogarantito. Ancora. Che dire dell’importanza che ricopre l’applicazione delletecniche di e-learning nel campo della formazione e l’addestramento adistanza? Il concetto di formazione a distanza aziendale era nato per uso econsumo di colossi, come la FIAT, a costi e con tecnologie inavvicinabiliper la maggior parte delle aziende. Poi sono arrivati il web e la bandalarga (entrambe tecnologie non pensate per le PMI) e le piccole aziendehanno colto l’opportunita’ di ridurre al minimo i costi di trasferimento delpersonale e i tempi morti di spostamento coniugando l’esigenza vitaledell’aggiornamento del personale e dell’informazione tempestiva dei partnere della rete distributiva. Da ultimo, i cellulari. Quando Motorola liinvento’ negli anni ’70 aveva in mente un’evoluzione del concetto diradiomobile, cui doveva il suo successo iniziale negli anni ’30, coniugatocon la semplicita’ d’uso del telefono. I primi cellulari erano veicolari,sia per il peso sia per il fatto che erano pensati per supportareprofessioni tipicamente mobili (rappresentanti commerciali, tecnici dimanutenzione) ed esecutive. Con la portabilita’ dovuta allaminiaturizzazione, i cellulari sono diventati un fenomeno di massa. Le PMIcome lo hanno sfruttato? Usandolo per rendere indipendente dallacollocazione fisica i decisori (quindi non gli esecutori), moltiplicandonel’efficacia. Questo ha reso possibile snellire le strutture delle aziende,convertendo le funzioni di puro raccordo (gestione delle persone) infunzioni di gestione di processi o di creazione di conoscenza. Oggi unaimpresa medio-piccola non riuscirebbe e sopravvivere se avesse la strutturaorganizzativi, e i costi fissi, che un’impresa delle stessa taglia avevaanche solo vent’anni fa (a terziarizzazione avanzata). Da questi esempideriva che un buon modo per fare business con le piccole e medie imprese e’capire le loro caratteristiche e accettare il fatto che useranno latecnologia secondo le loro esigenze specifiche, che non sono quelle dellegrandi realta’ ridimensionate a standard piu’ ridotti. Se un fornitoreriesce ad anticipare e a suggerire usi “stile PMI” dei propri prodotti, oaddirittura a concepirne di appositi, ancora meglio. Tenendo sempre contodella legge delle conseguenze non intenzionali. Probabilmente, per rifarsi aun esempio precedente, quando un imprenditore adottava il cellulare sapevadi volere convertire i middle-manager in qualcos’altro, ma non si aspettavache sarebbero scomparse le segretarie. Se ne sono accorti i produttori ditelefoni per uso segretariale.. Per confrontarsi su questi ed altri temi checaratterizzano l’approccio delle PMI alle tecnologie e ai servizi adisposizione di questo mondo, istituzioni, aziende fornitrici, esperti erappresentanti di piccole e medie imprese si incontrano a Net@ PMI(www.netpmi.it), dal domani al 20 marzo alla Triennale di Milano. Lapartecipazione all’evento e’ gratuita fino ad esaurimento dei postidisponibili.

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