(ANSA) – TRENTO, 29 APR – L’ Agenzia Spaziale Italiana ha aumentato di oltre il 50% le ordinazioni dei rivelatori in silicio prodotti nei laboratori dell’ Itc-irst (Centro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica) di Trento. La notizia, giunta ieri sera, rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’ alta qualita’ del lavoro svolto nel Centro diretto da Mario Zen e che fa capo all’ Istituto Trentino di Cultura. Destinazione finale dei dispositivi in silicio prodotti a Trento sara’ lo spazio. Lo Shuttle nel 2005 li portera’ a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, orbitante intorno alla Terra, dove verranno utilizzati per esperimenti scientifici sull’ antimateria e sulla materia oscura. Lo rende noto l’ Itc di Trento, precisando che i rivelatori, posizionati su dischi in silicio del diametro di 10 centimetri, sono realizzati con altissima precisione nella cosiddetta ”Camera pulita” dell’ Itc-irst (il Laboratorio di Microfabbricazione di Dispositivi in Silicio) e sono il frutto di una tecnologia originale, sviluppata in proprio dal Centro, in particolare dalla Divisione Microsistemi guidata da Mario Zen. Nel 2001 il laboratorio dell’ Itc-irst, la cui attivita’ e’ gestita da Pierluigi Bellutti, supero’ brillantemente i test di qualita’ e di resa, tanto che ottenne il contratto per la produzione destinata alla Stazione Spaziale Internazionale. Gli stessi positivi risultati permisero inoltre di assicurarsi anche un contratto con il Cern (il piu’ grande centro mondiale di fisica delle particelle) per la fornitura di rivelatori da utilizzare nell’ esperimento chiamato Alice, che sara’ effettuato nel nuovo acceleratore di particelle di Ginevra. L’ ordinazione di questa settimana porta a 670 il numero di rivelatori richiesti, a fronte di un impegno contrattuale originale di 400, e rappresenta un successo anche in termini competitivi per il Centro di ricerca trentino,preferito a industrie straniere specializzate nella produzione di questi dispositivi. (ANSA).

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