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BORSA: WALL STREET GIU’, PESA SCENARIO RIALZO TASSI /ANSA

13 Aprile 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 13 APR – Il dato boom sulle vendite al dettaglio a marzo (+1,8%) rafforza le aspettative di un prossimo rialzo dei tassi d’intesse da parte della Federal Reserve e spinge in basso i principali indici della Borsa Usa. Proprio ieri il presidente della Fed di San Francisco, Robert Parry, aveva dichiarato alla stampa Usa che il costo del danaro negli Stati Uniti, attualmente fermo all’1% – la soglia piu’ bassa dal 1958 – conoscera’ nel prossimo futuro un rialzo fino a tornare a livelli neutrali, intorno al 3,5%. Dopo un’apertura di segno positivo, trainata dai dati molto migliori delle attese relativi alle vendite al dettaglio a marzo e le scorte delle imprese a febbraio (+0,7%), oltre alle brillanti trimestrali di due blue chip di riferimento quali Merrill Lynch e Johnson & Johnson, i principali indici Usa hanno dunque virato in territorio negativo. Il mercato ha risentito dell’accentuarsi delle preoccupazioni relative agli utili aziendali in caso di rialzo del costo del denaro. ”Il nostro timore e’ che il mercato sia stretto tra l’incudine e il martello – osserva Chris Trompeter, della societa’ di investimenti Tradition Capital Management – trovandosi compresso tra lo scenario di una economia che marcia bene e con buoni risultati di bilancio da parte delle aziende e il rischio che i tassi d’interesse si muovano in alto prima di quanto la gente con si aspetti”. I ribassi a Wall Street sono trainati dal comparto finanziario, tra cui Citigroup, e le utilities, Enron compresa; mentre brilla Johnson & Johnson dopo aver riportato un rialzo degli utili del 20% nel primo trimestre. Guardando all’andamento dei singoli titoli, Citigroup perde 64 cents, a 51,42 dollari, Morgan Chase & Co lascia sul terreno 68 cents, a 40,88 dollari e General Electric e’ in calo di 35 cents, a 31,27 dollari. Exxelon, la maggior produttrice di energia nucleare, cede da da parte sua 1,23 dollari, a 66,34 dollari e Allegheny Energy scivola di 34 cents, a 14,40 dollari. Il dato boom sulle vendite al dettaglio non rivitalizza neanche il comparto commercio: la leader mondiale della grande distribuzione, Wal-Mart, perde infatti 39 cents, a 56,95 dollari. La trimestrale positiva spinge, dicevamo, Johnson & Johnson che guadagna 61 cents, a 51,81 dollari mentre non giova a Merill Lynch che, sulla prospettiva di un rialzo dei tassi che non giova al business delle big finanziarie, cede 1,05 dollari, a 58,68 dollari. Sale invece Intel, in progresso di 12 cents, a 27,72 dollari, in attesa della trimestrale che sara’ resa nota stasera a Borsa chiusa. Quando sono trascorse circa tre ore dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jones perde lo 0,59% (10.453,90 punti), lo S&P 500 e’ in calo dello 0,65% (1.137,77) e il Nasdaq scivola dello 0,83% (2.048,26).(ANSA).

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