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DECRETO URBANI: PIRATERIA; CARLUCCI, MODIFICATO IL TESTO

20 Aprile 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 20 APR – La Commissione Cultura ha approvato oggi un testo innovativo sull’antipirateria del decreto Urbani: ”meno sanzioni per l’uso individuale ma repressione della pirateria. Tutelati gli utenti internet, ma anche i 60.000 italiani autori di musica, cinema, cultura”. Lo comunica Gabriella Carlucci, responsabile spettacolo di Forza Italia, relatrice sul decreto-legge antipirateria. ”La Commissione Cultura della Camera dei Deputati e’ giunta oggi – sottolinea una nota di Gabriella Carlucci diffusa dal suo ufficio stampa – ad una versione evoluta del testo, condivisa anche dalle opposizioni, che modifica radicalmente il provvedimento originario”. ”Attenuate – prosegue la nota – le sanzioni contro la pirateria (da 1.500 a 154 euro, per uso personale), estese a tutte le opere dell’ingegno (musica editoria, software). In sostanza, il ”file-sharing” di brani musicali e audiovisivo verra’ consentito, ma solo a condizione che si tratti di file che hanno assolto gli obblighi previsti dalla legge sul diritto d’autore dotati di appositi avvisi informativi. Se il file non sara’ provvisto di avviso, chi lo immettera’ commettera’ un reato. La sanzione e’ amministrativa (154 euro, che salgono a 1.032 in caso di reiterazione) per chi immette e scarica per uso individuale copie ‘pirata’, resta la confisca dei materiali e la pubblicazione della condanna sui giornali (come oggi prevede la legge sul diritto d’autore per chi duplica cd e dvd non per scopo personale). Le sanzioni sono invece penali per chi fa commercio, o trae comunque profitto, dall’illecita attivita’ ‘piratesca’: si rischia la galera, da sei mesi a tre anni. L’emendamento Carlucci, approvato dalla Commissione, ”elimina – sottolinea la nota – il ruolo ‘poliziesco’ degli internet provider, affidando alle forze dell’ordine compiti di vigilanza attiva. Viene introdotto un compenso del 3% sul prezzo dei masterizzatori, destinato ad autori e produttori di contenuto (musica e cinema)”. Il provvedimento, che verra’ approvato dall’Aula domani, si ”pone – conclude la nota – come compromesso ragionevole tra autori e produttori di musica e audiovisivi e l’esigenza di non ostacolare la migliore utilizzazione di internet come veicolo di cultura e di crescita socio-economica del Paese. L’Italia e’ il Paese europeo con il maggior livello di pirateria (784 milioni di dollari la perdita arrecata all’industria), e vanta anche una societa’ degli autori (Siae) con oltre 60.000 iscritti. I diritti degli utenti internet vanno tutelati, ma anche quelli degli autori e dei produttori di cultura. Il conflitto tra cultura e tecnologia, tra legge sul diritto d’autore e tecnologie a banda larga, e’ stato, almeno in questa occasione, positivamente e superato”.(ANSA).

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