(ANSA) – IVREA (TORINO), 1 APR – Ci sono voluti sette anni, per arrivare alla firma di un compromesso che chiude, per 450 lavoratori della ex Op Computer, la causa di lavoro avviata dopo il fallimento dell’ azienda. Ieri e oggi in tribunale sono sfilati , davanti al giudice del lavoro Andrea Piersantelli, i 200 lavoratori assistiti dall’ avvocato Simone Bisacca, il pioniere della causa di lavoro, seguiti poi da altri 400. Al tavolo c’ erano gli avvocati della ex Olivetti, oggi Telecom Italia, i curatori del fallimento Op Computer, Giancarlo Guarini e Salvatore Bellassai. La sala era stracolma di ex dipendenti che da anni attendevano il risarcimento. Ognuno di loro con quella firma incassera’ 12 mila euro lordi. Non e’ molto se si considera la perdita del posto di lavoro e il tempo sprecato a seguire l’ intera vicenda giudiziaria; le richieste iniziali erano di 750 milioni a ciascun dipendente. Restano da definire le posizioni di 150 lavoratori che non hanno ceduto alle lusinghe di incassare subito 12 mila euro. Per loro la causa prosegue il 17 e il 19 aprile. In quei due giorni i legali della Telecom e i rispettivi avvocati di fiducia dei lavoratori si daranno battaglia, i primi per concedere il meno possibile gli altri per ottenere il massimo per i propri assistiti. La risoluzione della vertenza ex Op Computer anche se non completa, per via di quello zoccolo duro che non vuole cedere, e’ comunque un successo da ambo le parti. La vendita da parte di Olivetti del settore Personal Computer era stata siglata il 4 aprile del 1997. Una vendita che sindacati lavoratori e avvocati avevano sempre definito illegittima e dannosa per il settore. Su quell’ episodio e tuttora in corso una causa penale che potrebbe presto portare sul banco degli imputati alcuni vertici aziendali di allora. (ANSA).

Scritto da