TELECOM: GIUDICE PACE, INVIO BOLLETTA NON A CARICO UTENTE
(ANSA) – CATANZARO, 24 APR – Deve essere la Telecom a sostenere le spese di spedizione della bolletta, che non possono essere addebitate agli utenti: e’ quanto ha stabilito un giudice di pace di Catanzaro, Luciano Pallini, che ha rigettato la richiesta di opposizione al decreto ingiuntivo che era stato emesso nei mesi scorsi, sulla stessa questione, da un altro giudice di pace di Catanzaro. A farsi promotrice dell’ iniziativa, tramite il Codacons, era stata una casalinga di Catanzaro. Secondo il giudice Pallini, ”le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalita’ non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo. Le articolate argomentazioni della Telecom al fine di distinguere l’emissione della fattura dalla sua spedizione, onde legittimare la richiesta di rimborso delle spese e dell’ Iva, pur offrendo qualche suggestione di plausibilita’, non sono affatto persuasive”. La Telecom, secondo quanto riferisce il Codacons, ha gia’ dato esecuzione alla sentenza del giudice di pace,corrispondendo alla casalinga catanzarese che aveva presentato il ricorso un assegno di 187 euro. ”Questa sentenza – ha detto il presidente del Codacons,Carlo Rienzi – deve essere applicata a tutti gli utenti costretti a pagare le spese di spedizione della bolletta. Adesso partiranno migliaia di cause analoghe per liberare una volta per tutte l’ utente dalla tirannia delle societa’. E abbiamo anche denunciato alla Guardia di finanza l’ indebita tassazione di una spesa non dovuta per legge”. Rienzi ha anche reso noto che ”da oggi, sul sito dell’associazione, e’ disponibile un modello che gli utenti possono gratuitamente scaricare per intentare cause analoghe dinanzi ai giudici di pace di tutta Italia”. (ANSA).
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