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BORSA: WALL STREET GIU’ CON CRISI IRAQ, BOOM PETROLIO/ANSA

17 Maggio 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 17 MAG – I listini Usa risentono oggi, al pari di tutte le Borse internazionali, dell’uccisione di Izzedine Salim, capo del Consiglio di governo provvisorio iracheno, che ha rinforzato i timori per l’escalation di violenza in Iraq e ha anche portato il petrolio a segnare nuovi record. Dopo i pesanti ribassi di avvio delle contrattazioni, i listini americani, scesi a nuovi minimi dell’anno (il Nasdaq e’ scivolato addirittura ai minimi da ottobre scorso), hanno tuttavia leggermente recuperato in scia alla notizia diffusa dall’esercito Usa del ritrovamento di un arsenale militare dell’ex esercito di Saddam contenente scorte di gas nervino. Protagonista negativo di giornata a Wall Street e’ il comparto trasporti: in particolare le compagnie aeree risentono dei prezzi boom del petrolio che mettono a rischio la profittabilita’. In particolare, l’ indice Dow Jones legato ai trasporti cede l’1,7%, con tutte le compagnie inserite che perdono quota, a cominciare da Continental Airlines, in calo di 37 cents, a 9,40 dollari. Quanto a Yellow Roadway, la maggiore delle compagnie di autotrasporto, cede 1,04 dollari, a 32,88 dollari. Va giu’ anche Lucent Technologies, che perde 20 cents, ovvero il 6%, a 3,08 dollari, dopo che il Wall Street Journal ha reso noto che la produttrice di fibra ottica verra’ raggiunta, nelle prossime ore, da un’azione legale di natura civile da parte della Sec, l’organo di vigilanza della Borsa statunitense, a causa di irregolarita’ contabili. La Sec dovrebbe anche imporre all’azienda – secondo quanto rivela il quotidiano – una penale da 25 milioni di dollari per avere inserito in bilancio, in maniera irregolare, un miliardo di dollari alla voce ricavi. Sul Nasdaq si sono distinte in negativo Oracle e PeopleSoft dopo che la prima ha annunciato di aver ridotto del 19% la sua offerta ostile sulla rivale, pur riaffermando l’ intenzione di voler continuare il tentativo di scalata. Oracle cede dunque l’1,7%, a 11,40 dollari, mentre PeopleSoft lascia sul terreno il 3,7%, a 16,65 dollari Male anche la big dei giocattoli Toys ‘R’ Us, che cede 1,21 dollari, a 13,17, dopo aver reso noto che le vendite nel primo trimestre sono state inferiori alle attese degli analisti. Questa la situazione degli indici quando siamo vicini al giro di boa di seduta: il Dow Jones cede lo 0,78% (9935,23 punti), lo S&P 500 perde lo 0,73% (1.087,65) e il Nasdaq scivola dell’1,11% (1.883,09).(ANSA).

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