Consiglio dei Ministri approva schema di Decreto legislativo sul nuovo sistema pubblico di connettivita’
Un insieme ordinato di infrastrutture e di regole consentira’ il collegamento informatico e la cooperazione fra tutte le pubbliche amministrazioni e la piu’ efficiente erogazione di servizi resi agli utenti in via telematica.
Il Consiglio dei Ministri, infatti, su proposta del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca di concerto con i Ministri per la Funzione Pubblica, dell’Economia e Finanze e degli Affari Esteri, ha approvato nella seduta del 14 maggio 2004 in via preliminare uno schema di Decreto legislativo in attuazione di una previsione contenuta nella legge di semplificazione del 2001.
Sul provvedimento verranno acquisiti i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti.
Il Ministro Stanca ha dichiarato che con questa iniziativa, che rappresenta uno tra i piu’ importanti e complessi progetti di telecomunicazioni e di tecnologie dell’informazione e della comunicazione mai messi in cantiere nel nostro Paese, si realizza uno dei punti qualificanti del Programma di Governo, ossia l’ammodernamento della P.A. con la sua digitalizzazione.
Il Ministro ha, inoltre, precisato che questo enorme sforzo organizzativo non e’ stato calato dall’alto, ma ha visto coinvolti il Governo, le Regioni e gli Enti locali, secondo un metodo di condivisione ampiamente sperimentato in questi tre anni. Per questo il sistema pubblico di connettivita’ puo’ essere considerato la prima infrastruttura Federale del nostro Paese.
Stanca ha sottolineato che il sistema pubblico di connettivita’ non e’ una Rete, un mero collegamento informatico, ma un complesso di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche che consentiranno, attraverso la razionalizzazione delle condizioni di operativita’, la condivisione, l’integrazione e lo scambio di dati e di informazioni tra le Amministrazioni statali, regionali e locali, sulla base di standard comuni e condivisi, in modo sicuro, permettendo cosi’ la collaborazione tra tutti gli uffici pubblici e lo svolgimento in via informatica dei procedimenti amministrativi connessi.
In particolare l’art. 4 del Decreto legislativo dispone in proposito che “gli scambi di documenti informatici e di informazioni effettuati tra le Pubbliche amministrazioni, ove risultino con certezza il momento dell’invio e quello della ricezione e sia garantita l’integrita’ del documento, costituiscono invio documentale valido ad ogni effetto di leggeâ€.
Tra le molte novita’ rappresentate dal sistema pubblico di connettivita’, ci sara’ la disponibilita’ di programmi e applicazioni molto innovativi per tutte le pubbliche amministrazioni, soprattutto quelle locali, come ad esempio il protocollo informatico, i mandati di pagamento on line, la posta elettronica certificata, rendendoli cosi’ comuni per tutti.
Il provvedimento prevede specifiche misure per il mercato. In particolare, i fornitori, selezionati in base alle caratteristiche indicate dal D.lgs, saranno riuniti in un Albo presso il CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione.
In tal modo si determineranno non solo condizioni di concorrenza per un mercato che vale complessivamente dai 300 ai 350 milioni di euro l’anno, ma anche di economicita’ attraverso la stipula di contratti quadro di fornitura.
Il Sistema stimolera’ inoltre la crescita di un mercato di servizi informatici innovativi sia sotto il profilo dei contenuti che sotto quello organizzativo.
Per assicurare il coordinamento dei dati provenienti dalle varie istituzioni e la realizzazione di una governance condivisa, lo schema di Decreto legislativo approvato dal Governo dispone l’istituzione di una Commissione, guidata dal Presidente del CNIPA, quale organo responsabile della gestione del sistema.
La Commissione sara’ composta da sette membri, di cui tre nominati dalle autonomie e tre dallo Stato.
In effetti i lavori per la definizione del sistema pubblico di connettivita’ sono stati avviati sin dalla meta’ del 2002 – in collaborazione con le pubbliche amministrazioni, esperti del mondo accademico, rappresentanti del mercato, e lo scenario che descrive le soluzioni per la connettivita’ e l’interoperabilita’ di base e’ stato ultimato.
Entro l’anno in corso verranno bandite dal CNIPA le gare per la realizzazione delle infrastrutture comuni necessarie a tutto il sistema e per la fornitura dei servizi alle amministrazioni.
Tecnicamente il sistema pubblico di connettivita’ puo’ essere definito come l’insieme di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la circolarita’ del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilita’ e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.
Il progetto SPC e’ articolato in due fasi principali i cui rispettivi obiettivi sono:
la definizione del SPC nel suo complesso, delle strutture organizzative per il suo governo, le infrastrutture tecnologiche e le regole tecniche per la fornitura dei servizi di connettivita’ ed interoperabilita’ di base nel rispetto dei necessari requisiti di sicurezza;
la definizione del modello e dei servizi di interoperabilita’ evoluta e cooperazione applicativa e lo sviluppo dell’architettura abilitante e delle relative regole di governo.
Non ultimo, il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri disciplina anche la Rete Internazionale delle Pubbliche Amministrazioni, per collegarle con tutti gli uffici italiani all’estero (ambasciate, consolati, Istituti di Cultura, uffici Ice e Camere di Commercio).
Si tratta di una Rete aperta anche agli Enti Locali, che supera l’attuale onerosa frammentazione esistente fra le diverse Reti, consentendo un risparmio a regime di 10 milioni di euro e lo sviluppo di servizi con le comunita’ e le aziende italiane all’estero.
L’iniziativa interessa circa 450 uffici italiani dislocati in tutto il mondo ha come obiettivo quello di stimolare lo sviluppo di applicazioni diverse, tra cui, ad esempio, il voto degli italiani residenti all’estero e l’anagrafe consolare.
Questa rete offrira’ innanzitutto dei servizi di base che sono il nucleo dei servizi di connettivita’ e di supporto che le Amministrazioni possono richiedere in base alle proprie necessita’ per connettere le sedi estere e per migrare le eventuali sedi gia’ in esercizio.
Tali servizi riguardano la realizzazione e gestione di servizi di connettivita’ IP che saranno erogati dal fornitore aggiudicatario della gara nel rispetto dei livelli di servizio contrattualizzati (disponibilita’, banda, monitoraggio, reportistica ecc.).
Sono previste due modalita’ di collegamento: dial-up e always-on.
I servizi di base comprendono anche il supporto (System Management e Customer Care/Call Center), cioe’ tutte quelle attivita’ di gestione dei sistemi e della rete finalizzate a misurare i livelli di servizio contrattualizzati e ad intervenire a fronte di anomalie.
Oltre ai servizi di base sono previsti dei servizi opzionali che altro non sono che una serie di servizi ulteriori che le Amministrazioni potranno richiedere per ogni singola sede.
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