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e-Learning, accordi importanti per la diffusione nella P.A.

4 Maggio 2004 Commenta

Un accordo di collaborazione per la produzione e distribuzione di beni e servizi nel settore della formazione e dell’ICT destinati alla Pubblica Amministrazione e’ stato formalizzato da T4L e ANIPA, l’Associazione Nazionale Informatici nella Pubblica Amministrazione.
Secondo l’accordo, T4L curera’ la parte relativa allo sviluppo di servizi e prodotti per l’e-learning e la formazione tradizionale nonche’ per l’ICT, mettendo a disposizione tecnologia e risorse umane, mentre ANIPA si occupera’ della parte contenutistica della formazione e dei progetti ICT.

Importante accordo concluso nel campo della formazione nella P.A. che apre nuove prospettive specialmente avuto riferimento all’e-learning. In particolare la diffusione dell’e-learning nella pubblica amministrazione costituisce uno dei dieci punti del programma di governo del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che si pone l’obiettivo di erogare il 50% della formazione pubblica con questa modalita’ entro la fine della legislatura.
Di recente e’ stato costituito un gruppo di lavoro cui hanno partecipato specialisti del CNIPA, del Dipartimento della Funzione Pubblica, del mondo universitario e di associazioni di fornitori di piattaforme e di contenuti, che ha prodotto delle linee guida per l’e-learning nella Pubblica Amministrazione.
Il documento e’ accompagnato da un “Vademecum” nel quale sono esplicitate ed esemplificate le metodologie didattiche proprie dell’e-learning, vengono forniti esempi di migliori pratiche e di capitolati di gara per la fornitura di contenuti, piattaforme e servizi.
L’obiettivo primario delle linee guida e’ quello di promuovere in tutte le pubbliche amministrazioni un corretto impiego delle nuove metodologie e tecnologie per la formazione dei propri dipendenti, in sintonia con il percorso individuato dalla direttiva 13 dicembre 2001 – emanata dal Ministro per la funzione pubblica di concerto con il Ministro per l’innovazione e le tecnologie – recante: “Formazione e valorizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni”.
La direttiva in parola ha gia’ offerto l’opportunita’ di evidenziare che l’introduzione di nuove tecnologie, l’esistenza di una rete nazionale e il diffondersi del telelavoro sono importanti eventi, che richiedono, necessariamente, una riflessione sui luoghi dove la formazione avviene e sulle modalita’ tecniche che la disciplinano.
In sede di progettazione delle attivita’ formative dovranno quindi essere tenute in debita considerazione anche le metodologie di formazione a distanza (e-learning), atte a migliorare l’efficienza e l’efficacia della formazione.
La modalita’ e-learning non deve, pero’, essere vista come alternativa a quella tradizionale, ma piuttosto come una nuova possibilita’ che si aggiunge a quelle tradizionali.

La direttiva del 13 dicembre 2001 – soprarichiamata – ha sottolineato l’esigenza che i piani formativi nascano nell’ambito organizzativo al quale sono destinati ed ha anche evidenziato che detti piani, a loro volta, hanno un impatto sull’organizzazione del lavoro. 
Questa considerazione e’, a maggiore ragione, vera e fondata per quanto concerne i progetti formativi in modalita’ e-learning.

Negli Enti pubblici molto spesso questa tipologia di progetti viene avviata e gestita dall’Area preposta alla formazione, che – anche in relazione all’evoluzione legislativa e tecnologica che sta coinvolgendo la Pubblica Amministrazione nel suo complesso – si tende, ora, a dotare in maniera sempre piu’ consistente di autonomia gestionale, tecnico/operativa e finanziaria.
In buona sostanza, l’attivita’ svolta nel campo della formazione genera interventi innovativi che, a loro volta, poi, producono ulteriori elementi di innovazione. 
Secondo quanto indicato dalle linee guida la fase di progettazione della formazione in e-learning richiede, invece, il coinvolgimento attivo di tutti gli Uffici interessati e cioe’ degli Uffici che si occupano della formazione – che devono affrontare problematiche nuove e utilizzare nuove metodologie e tecnologie – e degli Uffici dei responsabili dei sistemi informativi.
L’aggiornamento dei dipendenti degli Uffici addetti alla formazione e la loro collaborazione con gli Uffici competenti in materia di sistemi informativi sono presupposti indispensabili per il successo del progetto formativo.
Altro aspetto delicato dell’e-learning e’ rappresentato dai problemi organizzativi connessi alla fase di erogazione nonostante le diffuse considerazioni ottimistiche sulla flessibilita’ dell’e-learning. Infatti, la modalita’ e-learning permette di erogare servizi di formazione senza che il dipendente debba allontanarsi dal proprio luogo di lavoro e senza che vengano imposti vincoli temporali; essa, pero’, richiede comunque una ridistribuzione dei carichi di lavoro nel periodo di formazione, in modo da prevedere un congruo numero di ore settimanali da dedicare alle attivita’ didattiche programmate, nonche’ la predisposizione di apposite stazioni di lavoro o di piccoli laboratori locali, destinati alla fruizione dei materiali didattici ed allo svolgimento delle attivita’ collaborative.
In molti casi, inoltre, il dipendente avra’ bisogno di acquisire familiarita’ con uno strumento che non usa abitualmente e il percorso formativo dovra’ quindi iniziare con l’alfabetizzazione informatica.
Bisogna inoltre sottolineare che un sistema di e-learning puo’ essere di svariate dimensioni: la sua portata e’ un elemento importante ai fini della progettazione dell’intervento formativo da effettuare, che, nell’ambito della P.A., dovrebbe comunque tenere conto del profilo dei destinatari, degli obiettivi da raggiungere, della tipologia dei contenuti e del contesto nel quale viene realizzato.

Il procedimento di formazione di questo tipo va studiato analizzandone preliminarmente le dimensioni e deve poi essere progettato non solo in funzione del materiale che a tal fine si rende necessario apprestare, ma anche in vista della realizzazione di servizi che siano poi effettivamente utili per l’utente e della creazione di strumenti – riferiti ad uno specifico ambiente di apprendimento o ad una delle piattaforme disponibili in commercio – adeguati a sostenere un processo interattivo e collaborativo tra i vari attori.
I fattori che occorre analizzare per progettare l’intervento formativo on-line, e che vanno poi valutati ai fini della determinazione della portata dello stesso, attengono: alla dimensione dell’Ente (che possono essere: Enti di piccole dimensioni, Enti di grandi dimensioni, o raggruppamenti di Enti), all’estensione a livello territoriale (potendosi trattare di amministrazioni centrali e di amministrazioni locali), al comparto di appartenenza dell’Ente (sanita’, scuola, etc.), al livello degli strumenti tecnologici in atto disponibili presso l’Ente stesso, alla professionalita’ e alle specifiche competenze dei destinatari ai quali l’intervento formativo e’ diretto.
Tenuto conto di tutto cio’, e’ opportuno procedere preliminarmente ad un’analisi del fabbisogno di formazione all’interno della singola amministrazione, in termini di: grado di alfabetizzazione informatica, compiti istituzionalmente attribuiti e funzioni svolte, dotazione di infrastrutture (sedi, aule) e apparecchiature informatiche (hardware e software).

Le scelte possono dunque articolarsi su una molteplicita’ di parametri e dovrebbero essere operate alla luce di numerose e diversificate condizioni obiettive strettamente connesse alla domanda di formazione in termini di vincoli o peculiari esigenze.
A questo proposito, va anche considerato che un processo formativo on-line non consiste nella mera diffusione in rete di materiale, ma anche – e soprattutto – nel rendere disponibili, per l’utente e il gruppo di lavoro (la classe virtuale – CV) un complesso di servizi.
In un processo di e-learning l’attenzione deve essere incentrata sull’utente, cui attribuire il ruolo di principale attore; in buona sostanza, la formazione dovrebbe essere intesa come un percorso a cui l’utente partecipa attivamente, quindi come un processo interattivo e di reciproca collaborazione tra le parti che al processo stesso intervengono: concezione, questa, ben lontana da quella che vede la formazione muoversi in unica direzione, che va dal docente al discente.

Per erogare i servizi secondo le diverse modalita’ interattive, il sistema di e-learning utilizza piattaforme/ambienti di apprendimento che consentono la fruizione dei contenuti attraverso vari strumenti – che dovrebbero essere previsti gia’ in fase di progettazione secondo le necessita’ dell’intervento formativo – quali: comunicazione e interazione tra le persone (docenti, tutor, esperti della materia, altri discenti, supporto tecnico, etc.), attraverso sessioni live, servizi di posta elettronica (e-mail), forum, bacheca, chat; interattivita’ con i materiali: ad esempio con il ricorso ad esercitazioni con feedback o simulazioni su casi di studio; strumenti di valutazione, e autovalutazione, sia del singolo discente che dell’intera classe, che rivestono importanza e peso decisivi nello svolgimento del processo formativo; monitoraggio continuo, per controllare l’efficienza, l’efficacia e, piu’ in generale, la qualita’ del processo di e-learning.

Si ricorda che l’area “Regolazione e Formazione” del CNIPA sta predisponendo in collaborazione con Anee/Assinform – che ha attivato gia’ dal 2002 un “Osservatorio sull’e-Learning”, patrocinato dal MIT e realizzato in collaborazione con alcune tra le principali aziende italiane operanti nell’ambito della formazione stanziale ed a distanza e con alcune istituti accademici – un rapporto sull’e-learning (1a edizione) nelle P.A. relativo appunto alle attivita’ formative svolte dalle Pubbliche Amministrazioni nel corso dell’anno 2003.
I risultati verranno raccolti in un volume (caratterizzato da altre sezioni riguardanti l’e-learning nelle imprese e nel mondo della scuola), che sara’ presentato al Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie nel corso di un convegno previsto per giugno 2004.
L’analisi e’ rivolta a 25 amministrazioni centrali, alle province ed ai comuni medio-grandi (province con popolazione superiore ai 350.000 abitanti, comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti e/o comuni capoluogo di regione).
L’AIPA, per il passato, ha gia’ sperimentato la modalita’ e-learning, introducendo sessioni interattive, prodotti multimediali, seminari in rete (webinar) e distribuendo moduli di computer base training (CBT e WBT) su vari argomenti di suo interesse.
Nel corso del 2002 sono state realizzate due diverse sperimentazioni: sono stati erogati due percorsi formativi di due mesi in modalita’ asincrona su “Reti di calcolatori” e “Web publishing & computing” e un ciclo di seminari on line in modalita’ sincrona; sono stati trasmessi in rete i seminari del ciclo “Gestione dei progetti di automazione”, i seminari su “Architetture e piattaforme di e-learning e di knowledge management”, “L’outsourcing dei servizi informatici per lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi”e “La firma digitale” e il convegno “Dai sistemi documentali al knowledge management: un’opportunita’ per la pubblica amministrazione”.

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