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GOOGLE: SFIDA MICROSOFT SUI SOFTWARE, RISCHIA CAUSA SU NOME

19 Maggio 2004 Commenta

(ANSA) – NEW YORK, 19 MAG – Atteso al debutto in Borsa altermine della sua offerta pubblica iniziale da 2,7 miliardi didollari, Google – il primo motore di ricerca su Internet alivello mondiale – comincia a far sentire il proprio fiato sulcollo di Microsoft. Secondo quanto riportato dal New York Times, la societa’creata da Sergey Brin e Larry Page e’ pronta a lanciare – abreve – un software per la ricerca di dati e informazionicontenute nella memoria dei personal computer, battendo sultempo la casa di Redmond che conta di inserire un programma diricerca di questo genere all’interno del suo nuovo sistemaoperativo ‘Longhorn’ in uscita non prima del 2006. Il progetto di Google – gia’ testato da un anno internamenteall’azienda e dal nome in codice Puffin – sara’ disponibile escaricabile gratuitamente dal sito della societa’ la quale miraad allargare la propria offerta e a competere, anche sul terrenodei programmi, con Microsoft. Numero uno nel settore della ricerca su Internet, infatti,Google prova a trasferire le proprie competenze anche nel campodei software mettendo a disposizione un programma che permetteagli utenti di avviare ricerche sui dati contenuti all’internodel proprio personal computer direttamente dal desktop e inmaniera semplice interrogando la macchina in maniera intuitivacome si fa su un motore di ricerca del web (dove e’ sufficienteinserire una parola libera) e senza rispondere, invece, aparametri prestabiliti. La mossa di Google – che aveva gia’ provato una soluzionesimile lo scorso anno con il sistema Google Deskbar – non hacarattere solo offensivo ma anche difensivo. Nel recentepassato, inserendo all’interno di Windows il collegamentodiretto al browser Internet Explorer, Microsoft ha spazzato viala concorrente Netscape. Con ‘Longhorn’ a presentare unprogramma di ricerca interno presente sul desktop accoppiato albrowser per navigare sulla rete, Microsoft otterrebbe vantaggievidenti sul terreno dei motori di ricerca andando a togliere aGoogle importanti fette di mercato. In attesa di vedere Google e Microsoft spalla a spalla nelcampo dei software, la societa’ fondata da Brin e Page rischiadi trovarsi nelle prossime settimane, in un’aula di tribunale. Gli eredi di Edward Kasner, docente di matematica dellaColumbia University, hanno infatti reso noto di pensare adun’azione legale nei confronti della societa’, rea di avereapprofittato dell’invenzione di Kasner il quale conio’l’espressione ‘Googol’, nel 1930, per indicare la misura di 1seguito da 100 zeri. Espressione – contenuta nel libro ‘Matematica eImmaginazione’ – cui i fondatori di Google (anche loromatematici) non hanno mai negato di essersi ispirati al momentodi dare un nome alla loro creatura. Adesso, raggiunto il successo planetario – tanto da strappareper due anni consecutivi il premio come marchio dell’anno -Google e’ finita al centro delle critiche degli eredi delprofessor Kasner i quali hanno affidato le loro lamentele alquotidiano Baltimore Sun chiedendo un compenso per l’utilizzo,pur distorto, del termine ‘Googol’. A livello legale, quella del compenso, ”e’ una questioneaperta e che stiamo esplorando – ha osservato la pronipote diKasner, Peri Fleischer -. Dal punto di vista etico scorgodell’ipocrisia. Ci hanno ignorati: oltre a cambiare un paio dilettere stanno capitalizzando” l’espressione. ”Si tratta diaffari – ha proseguito – stanno per portare a casa miliardi didollari, non e’ una cosa da poco. Non devono darci niente – haconcluso – chiediamo solo di partecipare all’Ipo da insider: nonpenso sia una grande richiesta”. L’Ipo di Google sara’ pari a 2,7 miliardi di dollari.(ANSA).

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