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Il Nuovo Wireless: WI-MAX E Altre Strade

18 Maggio 2004 Commenta

Milano – Il mondo delle tecnologie wireless e’ nel caos. Niente paura, e’ uncaos creativo, uno di quei momenti nello sviluppo di una tecnologiafondamentale in cui coesistono diverse tendenze, tutte promettenti etecnicamente ineccepibili, ciascuna, solo o in combinazione con altre, ingrado di generare un futuro possibile con luci e ombre. Alcuni, produttori,clienti, analisti e osservatori, odiano questi momenti, altri ci si trovanoa perfetto agio. Tutti comunque devono fare delle scelte, anche se nonunivoche, di impegno delle proprie risorse. Quando la confusione sara’finita e la battaglia vinta e perduta le scelte di successo sembrerannonaturali e le altre una bizzarria. Solo a distanza di tempo un’analisi piu’approfondita rivelera’ la natura caotica del momento delle decisioni. Ilcaos creativo attuale e’ un portato del progresso tecnologico convergente indiversi ambiti, dalla microelettronica analogica agli algoritmi dicorrezione degli errori fino a quello apparentemente banale delle antenne.Il risultato e’ una proliferazione di possibili soluzioni a esigenze dimercato esistenti o di potenzialita’ tecnologiche che creano mercati. Lapiu’ nota di queste tecnologie wireless nuove e’ Wi-MAX, nome commerciale diuna implementazione normalizzata e interoperabile delle tecnologie conformiallo standard IEEE 802.16 e al corrispondente HyperMAN dell’europeo ETSI,che definiscono connessioni wireless in una serie di frequenze dai 2 ai 66GHz con velocita’ di trasmissione sino a 70 mbit/secondo e su una distanzamassima tra stazione base e terminale di 50 chilometri. A differenza delWi-Fi, che e’ una tecnologia di rete locale, Wi-MAX e’ quindi una MAN, unarete di area metropolitana che sfiora la rete geografica. Il consorzioWi-MAX esiste da un oltre un anno, con aderenti del calibro di Intel,Siemens, Alcatel, Fujitsu, Sumitomo Electric, numerose societa’ produttricidi apparecchiature e semiconduttori di nicchia come Alvarion e Flarion, e,ultimamente, alcuni big delle telecomunicazioni fisse come British Telecom,France Telecom, Qwest. L’interesse di questi ultimi, e degli altri chepotrebbero arrivare presto, sta nel fatto che Wi-MAX potrebbe essere unmodo per i fornitori di telecomunicazioni di fornire direttamente accessowireless in banda larga ai clienti saltando lo stadio dell’hot spot e quindicon costi piu’ bassi, sia per le apparecchiature locali che per larealizzazione delle dorsali. Intel ha in preproduzione i chipset Wi-MAX einiziera’ a consegnarli in quantita’ alla fine del 2004. Entro la meta’ del2005 almeno Alcatel e Siemens saranno sul mercato con soluzioni complete.Perfetto, semplice, cristallino. Ma le cose sono piu’ complicate.Innanzitutto, lo IEEE 802.16 comprende una serie di standard su tre livellidella pila di protocolli, per cui esistono diversi possibili profili diinteroperabilita’. Per ora il consorzio si e’ concentrato sulla versione perpostazioni fisse alle frequenze piu’ elevate (10-66 GHz), e per le quali e’necessario che la stazione trasmittente e quelle riceventi siano in linea divista. I chipset Intel e le apparecchiature di Alcatel e Siemens sonoconformi a questo profilo. L’interesse degli operatori di telecomunicazionie’ spiegato, quindi. Intanto pero’ l’IEEE ha sviluppato un nuovo standard,802.16a, che usa frequenze piu’ basse (2-10 Ghz) e che soprattutto nonrichiede che le stazioni siano in linea di vista. Il consorzio si e’ messoal lavoro per garantire l’interoperabilita’ anche in quest’area, ma lasituazione e’ ancora fluida. Esistono gia’ infatti tra 2 e 10 GHz diversetecnologie che si adatterebbe al ruolo di profilo normativo nell’ambitodello standard. I proponenti di tutte queste sono attivi nell’ambito delconsorzio, come Alvarion, che e’ fortissima nella banda dei 5 GHz con unatecnologia, anch’essa standardizzata, che si chiama OFDM. La banda a 5 GHznon e’ sottoposta a vincoli di licenza in Europa, per cui e’ probabile chealmeno uno dei profili di interoperabilita’ di Wi-MAX non in linea di vistautilizzera’ questa tecnologia. La societa’ presentera’ per la prima volta inItalia le sue soluzioni al Public WLAN Forum il 20 maggio nel pomeriggio edha gia’ sollevato l’interesse di alcuni integratori che puntano a fornireaccesso in banda larga wireless a comunita’ locali. Ma non e’ finita. L’IEEEnon si e’ fermato al broadband wireless fisso ed ha avviato gia’ due anni fai lavori sulla versione mobile dell’802.16, detto 802.16e. In effetti, ilconsorzio Wi-MAX era stato creato originariamente da Nokia proprio con ildoppio obiettivo di fornire con un’unica tecnologia accesso in banda largasia fisso che mobile, questo prima che aderisse al consorzio la stessaIntel. Nokia voleva realizzare una soluzione digitale a basso costo per iPaesi emergenti con cui realizzare stazioni base per la telefonia mobilebasata su Wi-MAX. L’arrivo di Intel, con al sua capacita’ di produzione dimassa indipendente da un singolo produttore di apparecchiature, ha convintoNokia a staccarsi da Wi-MAX e proseguire da sola con lo sviluppo di stazionibase “snelle” per occupare lo stesso segmento di mercato potenziale. Maormai il Wi-MAX mobile e’ in moto e ha una tecnologia gia’ pronta, l’HPi diSamsung, sviluppata per il mercato coreano. Ora e’ sempre piu’ probabile che802.16e e HPi si fondano, avvicinando di molto la disponibilita’ commercialedi soluzioni broadband wireless mobile con un prezzo medio molto piu’ basso(grazie alla combinazione micidiale Intel + coreani) di quello, gia’ridotto, originariamente previsto da Nokia. Ma perche’ un broadband wirelessmobile in tecnologia di rete dati? Perche’ basta aggiungere il Voice-Over-IPe voila’ una bella rete integrata fonia-dati ad alta velocita’ (70 Mbit!)che non usa le tecnologie cellulari tradizionali. Perfetto, semplice,cristallino. Ma un attimo, intanto un altro comitato dell’IEEE sta lavorandoallo standard 802.20, che fa le stesse cose dell’802.16e. E l’802.11a, laprima versione del Wi-Fi ad alta velocita’ e corto raggio che sembra siadatti benissimo ad applicazione di Voice-Over-Wi-Fi. E le reti mesh, o, “amaglia”, dove ogni stazione e’ un nodo di comunicazione e instradamento pertutte le altre stazioni e si adatta a ogni tecnologia di rete dati wireless.Confusi? Siamo in una fase creativa, lo avevamo detto. Per uscire dallaconfusione e avere un’idea delle alternative disponibili, si legge in unanota, il Public WLAN Forum 2004 dedica per la prima volta in Italia diversesessioni al broadband wireless. Maggiori informazioni sono reperibili sulsito www.publicwlanforum.it, dove e’ anche possibile pre-registrarsigratuitamente sino ad esaurimento dei posti disponibili.

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