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MOSTRE: L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA ATTRAVERSO STRUMENTI E IDEE

20 Maggio 2004 Commenta

(ANSA) – MILANO, 20 MAG – Sara’ un excursus storico ma anche una provocazione per rilanciare il settore, la mostra ‘Per fili e per segni – Ingegno italiano e societa’ dell’informazione’, in programma dal 30 ottobre al 31 dicembre nell’ambito di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. La mostra, che e’ stata presentata oggi a Milano dai promotori – l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (Aica) e la Federazione Nazionale delle Associazioni Professionali di Information Management (Fida) – e’ la prima dedicata a questo settore. Attraverso un percorso multimediale e interattivo, l’evento si propone di far toccare con mano anche a un pubblico non specializzato, ”i luoghi, i personaggi, gli strumenti e le idee che hanno segnato le tappe dell’evoluzione tecnologica nel mondo e soprattutto in Italia negli ultimi 100 anni in ambito dell’Information & Communication Technology (Ict)”, ha spiegato il direttore generale di Aica, Giulio Occhini. Il mondo delle imprese e delle istituzioni – hanno detto – ha gia’ mostrato grande interesse all’organizzazione di questa mostra tanto che, parallelamente, si e’ deciso di ospitare oltre 50 eventi collaterali e sei tavole rotonde dal titolo ‘Luci e ombre’ per discutere di come fermare il declino industriale italiano e rilanciare questo settore strategico. Attualmente, ha spiegato Occhini, ”siamo messi male, perche’ negli ultimi 30-40 anni abbiamo perso una serie di occasioni” per motivi ”strutturali, di incompetenza politica, per aver privilegiato il settore automobilistico a scapito di quello elettronico, per una cultura di carattere concettuale e poco pragmatica”, e per altri motivi ancora. Ci sono comunque anche segnali positivi, seppur ancora a ”livello larvale”, ha aggiunto: ”Le teste ci sono, come sempre, e rispetto al passato c’e’ una percentuale maggiore di giovani determinati e il nostro sistema formativo scientifico e’ buono. Bisogna dare loro un’opportunita’ ”. Soprattutto in un contesto dove cio’ e’ oggi possibile, perche’ rispetto al passato, non ci sono piu’ solo grandi realta’ – ha detto Roberto Vio della Fida – ma ”aziende medio-piccole, nicchie di intelligenze specifiche che, facendo sistema, possono riportare l’Italia a dire la sua nel mondo”. ”La vitalita’ c’e’ – ha aggiunto Vio – bisogna solo che gli attori dell’Ict, insieme a banche, pubblica amministrazione e a chi e’ interessato al rilancio del settore esprimano questa loro volonta’ fortemente”. (ANSA).

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