Nuove Tecnologie Ed Imprese: Una Combinazione Essenziale
ROMA. Il 5 maggio 2004 e’ stato presentato presso il Ministero delleAttivita’ Produttive il “Rapporto sulla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. L’innovazione digitale nelle impreseitaliane: 18 casi a confronto”, realizzato da Business International incollaborazione con l’Istituto per la Promozione Industriale (IPI).Il rapporto illustra, attraverso un’analisi comparata, l’innovazionedigitale realizzata da 18 medie e grandi imprese italiane, registrandonetendenze, esigenze ed aspettative.Tale attivita’ rappresenta la conclusione di un percorso di studio e analisilanciato a fine 2003 dal Ministero delle Attivita’ Produttive e dalDipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, come occasione di confrontotra Amministrazione centrale e il sistema delle imprese sul livello didiffusione delle TIC in Italia.Il rapporto che il 5 maggio e’ stato presentato al Ministero delle Attivita’Produttive (MAP), congiuntamente con il Ministero per l’Innovazione e leTecnologie, e’ stato realizzato da una collaborazione tra il Technology andInnovation Council di Business International e l’Istituto per la PromozioneIndustriale (IPI), l’Agenzia governativa che fornisce assistenza tecnica alMAP.Le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) rappresentanoinfatti il perno su cui si fondano molte delle strategie di intervento delsettore pubblico.La stessa Commissione a Lisbona nel 2000, ha definito il settore uno degliassi prioritari della politica comunitaria di sviluppo, fattore di crescitadella competitivita’ produttiva dell’Unione Europea e dei Paesi Membri.Studi effettuati su tale settore dimostrano che le TIC, utilizzate inconcomitanza con una riorganizzazione aziendale, hanno un ruolo basilare peril miglioramento dei processi di produzione e di conseguenza per la crescitadella produttivita’.A livello nazionale, per dare risposta a questa esigenza, il Ministero delleAttivita’ Produttive e il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie hannomesso a punto un Piano d’azione per la diffusione dell’ innovazione digitalenelle imprese, lanciato nel mese di luglio 2003.Il Piano ha previsto, quale strategia di sostegno alla competitivita’aziendale, una serie di misure a supporto delle infrastrutture, dellosviluppo del commercio elettronico e della diffusione di tecnologieapplicate al settore TIC.Tutto cio’ e’ stato sostenuto dall’erogazione di incentivi finanziarifinalizzati all’introduzione delle TIC nelle imprese e da misure di finanzainnovativa a sostegno del venture capital.Un esempio significativo di queste misure d’intervento e’ rappresentato dalBando tematico ICT (legge 46/82), che ha riscosso molto successo tra le PMIitaliane. Sono stati presentati 878 progetti, per 2193 imprese coinvolte;circa 1000 milioni di euro di investimenti con una media di oltre un milionedi euro per progetto.Infine quale testimonianza di nuovo spirito di fare sistema, circa 200progetti sono stati presentati da aggregazioni di imprese e ben 369 progettivedono coinvolte universita’ e centri di ricerca.Non dimentichiamo che, secondo quanto riportato dal Ministero perl’Innovazione e le Tecnologie da un punto di vista strettamente economico,in generale per ogni euro in piu’ investito in Ict si registra una crescitadel prodotto pari a circa 1,8 euro; mentre nel caso di investimenti incapitale non Ict la crescita e’ di 1,1 euro. A questo si aggiunga cheinvestire in Ict comporta anche un aumento in termini di attrattivita’, inquanto per ogni euro speso in ricerca ed innovazione si registra un aumentodegli investimenti diretti esteri pari a 4 euro.Quest’ultimo dato appare particolarmente significativo se letto nell’otticadel processo di globalizzazione in atto, che sta interessando l’economiainternazionale, considerando ad esempio esperienze come quella Irlandese,dove gli ingenti flussi di capitali esteri hanno rilanciato l’intero sistemaproduttivo.
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