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P2P. La Voce Della Coscienza Nascosta Nei File

19 Maggio 2004 Commenta

LOS ANGELES, USA. Fra le tante idee nate per combattere la diffusione di musica illegale sulle reti peer-to-peer, una si distingue per caratteristiche che costringono l’utente a riflettere su quello che sta facendo. La tecnica e’ quella c.d. gotcha. Essa consiste nell’inserire all’interno di un file qualunque parole esemplari (come “Adesso pagherai per quello che ascolti?”) o fastidiosi rumori appositamente realizzati per distogliere l’utente dall’utilizzo delle reti medesime. Si e’ recentemente diffusa, inoltre, la notizia secondo cui un professore e un ricercatore dell’Universita’ di Tulsa (rispettivamente, John Hale e Gavin Manes) hanno inventato un sistema che fa proprio questo tipo di operazioni in automatico, camuffando file integri in mere esche per gli sprovveduti utenti.

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