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Pronto il vademecum per l’e-learning

18 Maggio 2004 Commenta

E’ stato presentato ufficialmente alla 15ª edizione del Forum PA nel corso del Convegno sulla Formazione pubblica il “Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalita’ e-learning nelle PA”.
Elaborato dal Gruppo di Lavoro istituito presso il CNIPA – al cui interno sono rappresentate le P.A., il mondo accademico, le associazioni di fornitori e gli utenti – il volume ripercorre il processo di sviluppo di un progetto di formazione in modalita’ e-learning e mette in evidenza l’importanza delle tecnologie e dei problemi tecnici connessi alla produzione e all’impiego di materiali didattici portabili e riusabili.
Intende focalizzare tre aspetti: l’impatto organizzativo di un progetto e-learning , la progettazione didattica di corsi in modalita’ e-learning e le sue ricadute sulla fase di erogazione,  l’analisi delle componenti di costo di un progetto e-learning.
L’opera si pone come obiettivo primario di completare il percorso avviato con la direttiva in materia di e-learning per le P.A. e dettagliare quanto indicato nelle linee guida. Intende pertanto fornire uno strumento operativo che permetta di orientarsi all’interno di un processo di e-learning, fornendo nel contempo indicazioni relative alla terminologia, allo stato dell’arte, alle tipologie di fornitura.
Ed ancora si propone di fornire all’utente soluzioni su come effettuare scelte tecnologiche in funzione delle esigenze dell’amministrazione, guidare le scelte nell’individuazione di percorsi e contenuti formativi in modalita’ e-learning, presentare gli elementi da prendere in considerazione nell’effettuare/affidare all’esterno studi di fattibilita’.

La diffusione dell’e-learning nella pubblica amministrazione costituisce uno dei dieci punti del programma di governo del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che si pone l’obiettivo di erogare il 50% della formazione pubblica con questa modalita’ entro la fine della legislatura.
Nell’ultimo quinquennio, le P.A.  hanno rapidamente sviluppato un forte interesse verso applicazioni delle nuove tecnologie alla formazione che consentono di accelerare e ottimizzare la diffusione delle informazioni e della conoscenza, abbattendo i vincoli di tempo e spazio della formazione tradizionale.
Allo scopo di favorire lo sviluppo dell’e-learning e’ stato costituito un gruppo di lavoro cui hanno partecipato specialisti del CNIPA, del Dipartimento della Funzione Pubblica, del mondo universitario e di associazioni di fornitori di piattaforme e di contenuti: Mauro Boati, Asfor e Italia Lavoro; Fabrizio Cardinali, IMS Technical Board; Alberto Colorni, Politecnico di Milano; Mirella Casini Schärf, responsabile area Formazione del CNIPA; Vincenzo Fortunato, MIT; Roberto Liscia, Anee-Assinform; Claudia Montedoro, Isfol; Francesca Patini, Ferdercomin; Francesco Porzio, Consip; Francesca Russo, Funzione Pubblica.

Il gruppo ha predisposto una bozza di Direttiva, delle Linee guida per i progetti formativi in modalita’ e-learning nelle P.A. e adesso un Vademecum di approfondimento.
Nell’ultimo quinquennio, le pubbliche amministrazioni europee hanno rinnovato e rapidamente sviluppato un forte interesse verso le applicazioni alla formazione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le quali consentono di accelerare e ottimizzare la diffusione delle informazioni e della conoscenza, abbattendo i vincoli di tempo e spazio, caratteristici della formazione tradizionale.
Il Consiglio dell’Unione Europea, convocato in riunione straordinaria a Lisbona, nel marzo 2000 invitava i governi nazionali ad una rapida accelerazione informatica per adottare i livelli formativi e informativi necessari per la Societa’ Europa del terzo millennio.

Sulla base di tali orientamenti, la Commissione delle Comunita’ Europee ha adottato l’iniziativa “e-Learning – pensare all’istruzione di domani”: tutti gli stati membri sono stati invitati a “perseverare negli sforzi concernenti l’effettiva integrazione delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) nei sistemi di istruzione e formazione” e a “sfruttare pienamente le potenzialita’ di Internet, degli ambienti multimediali e di apprendimento virtuale per migliori e piu’ rapide realizzazioni di educazione permanente”.
Cio’ significa prepararsi alle sfide da affrontare in merito ai cambiamenti dei sistemi di istruzione e formazione sviluppandone la piu’ completa integrazione con le TIC, creando infrastrutture flessibili per rendere l’e-learning disponibile a tutti, creando un cultura di apprendimento permanente (lifelong learning).
Anche altre iniziative europee, come l’e-Europe action plan 2005 hanno inserito l’e-learning tra le proprie azioni prioritarie, ritenendo che esso rappresenti una risposta efficace alle esigenze di aggiornamento della forza lavoro in Europa.
E’ degli ultimi mesi l’avvio del programma e-learning pluriennale 2004-2006 per l’effettiva integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei sistemi di istruzione e formazione in Europa.
Le azioni, inizialmente mirate al potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature, si vanno sempre piu’ orientando verso gli aspetti pedagogici e di contenuto, l’assicurazione della qualita’ e gli standard, la formazione dei formatori, il cambiamento organizzativo, la trasformazione dei processi di educazione e formazione, la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori del settore pubblico: a questo proposito sono promossi scambi ed azioni congiunte tra il settore pubblico e il settore privato.
In Italia, a livello istituzionale, sono stati attuati interventi in linea con quanto e’ accaduto in Europa.

Una delle tappe fondamentali, in questo senso, e’ stata l’emanazione, nel dicembre 2001 della Direttiva sulla formazione e la valorizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni, a firma del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro per l’innovazione e le tecnologie.
Proprio per rispondere alla necessita’ che l’e-learning si inserisca correttamente nelle strategie di sviluppo delle amministrazioni, tale Direttiva (con le successive integrazioni e modifiche introdotte con la legge n. 3/2000) demanda al Dipartimento della funzione pubblica la programmazione dell’attivita’ formativa pubblica, da realizzarsi attraverso progetti gestionali specifici, secondo linee progettuali che investono tutto il processo formativo, dalla fase di analisi dei bisogni agli strumenti valutativi dell’azione formativa, alle nuove metodologie e tecnologie.
Indirizzi e linee guida, in tale ambito, sono forniti alle amministrazioni, di concerto con il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie.
Sei mesi dopo la pubblicazione della direttiva, nelle “Linee guida del Governo per lo sviluppo della Societa’ dell’Informazione” del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie (giugno 2002), la formazione erogata via e-learning diventa uno dei dieci obiettivi del Piano di Governo.
Nella Parte III al capitolo 10.3, si sottolinea: “L’utilizzo dell’e-learning richiede una maggiore conoscenza non solo delle nuove opportunita’ legate alle metodologie didattiche, ai media e alle modalita’ di interazione ma anche una visione della formazione di tono piu’ strategico, nella quale si uniscono le esigenze di aggiornamento dei singoli destinatari a quelle di natura organizzativa.
E’ fondamentale definire, di concerto con il Dipartimento della funzione pubblica, standard di e-learning per la pubblica amministrazione che ne assicurino adeguati livelli di servizio e riutilizzo dei contenuti e allineamento agli standard europei”.
Per dar seguito alla direttiva del dicembre 2001 e alle Linee guida del Governo per lo sviluppo della Societa’ dell’Informazione, sono state avviate due linee di lavoro:




  • la prima linea di lavoro, rivolta alle universita’, ha avuto per obiettivo la definizione di criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio universitari a distanza.
    Questa attivita’ si e’ concretizzata con l’emanazione del decreto 17 aprile 2003 “Criteri e procedure per l’accreditamento dei corsi di studio a distanza delle universita’ statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all’art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 50” a firma del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e del Ministro per l’innovazione e le tecnologie.
    In tale decreto sono individuate anche le specifiche tecniche per l’adozione di un’architettura di sistema in grado di gestire e rendere accessibili all’utente i corsi di studio a distanza;


  • la seconda linea di lavoro, rivolta alle pubbliche amministrazioni, ha per obiettivo l’emanazione di una direttiva in materia di e-learning per le pubbliche amministrazioni, definita dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie di concerto con il Ministro per la funzione pubblica.

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Pronto Il Vademecum Per L’E-Learning

17 Maggio 2004 Commenta

ROMA. E’ stato presentato ufficialmente alla 15ª edizione del Forum PA nelcorso del Convegno sulla Formazione pubblica il “Vademecum per larealizzazione di progetti formativi in modalita’ e-learning nelle PA”.Elaborato dal Gruppo di Lavoro istituito presso il CNIPA – al cui internosono rappresentate le P.A., il mondo accademico, le associazioni difornitori e gli utenti – il volume ripercorre il processo di sviluppo di unprogetto di formazione in modalita’ e-learning e mette in evidenza l’importanza delle tecnologie e dei problemi tecnici connessi alla produzionee all’impiego di materiali didattici portabili e riusabili. Intendefocalizzare tre aspetti: l’impatto organizzativo di un progetto e-learning ,la progettazione didattica di corsi in modalita’ e-learning e le suericadute sulla fase di erogazione, l’analisi delle componenti di costo diun progetto e-learning.L’opera si pone come obiettivo primario di completare il percorso avviatocon la direttiva in materia di e-learning per le P.A. e dettagliare quantoindicato nelle linee guida. Intende pertanto fornire uno strumento operativoche permetta di orientarsi all’interno di un processo di e-learning,fornendo nel contempo indicazioni relative alla terminologia, allo statodell’arte, alle tipologie di fornitura. Ed ancora si propone di fornire all’utente soluzioni su come effettuare scelte tecnologiche in funzione delleesigenze dell’amministrazione, guidare le scelte nell’individuazione dipercorsi e contenuti formativi in modalita’ e-learning, presentare glielementi da prendere in considerazione nell’effettuare/affidare all’esternostudi di fattibilita’.La diffusione dell’e-learning nella pubblica amministrazione costituisce unodei dieci punti del programma di governo del Ministro per l’Innovazione e leTecnologie, che si pone l’obiettivo di erogare il 50% della formazionepubblica con questa modalita’ entro la fine della legislatura.Nell’ultimo quinquennio, le P.A. hanno rapidamente sviluppato un forteinteresse verso applicazioni delle nuove tecnologie alla formazione checonsentono di accelerare e ottimizzare la diffusione delle informazioni edella conoscenza, abbattendo i vincoli di tempo e spazio della formazionetradizionale.Allo scopo di favorire lo sviluppo dell’e-learning e’ stato costituito ungruppo di lavoro cui hanno partecipato specialisti del CNIPA, delDipartimento della Funzione Pubblica, del mondo universitario e diassociazioni di fornitori di piattaforme e di contenuti: Mauro Boati, Asfore Italia Lavoro; Fabrizio Cardinali, IMS Technical Board; Alberto Colorni,Politecnico di Milano; Mirella Casini Schärf, responsabile area Formazionedel CNIPA; Vincenzo Fortunato, MIT; Roberto Liscia, Anee-Assinform; ClaudiaMontedoro, Isfol; Francesca Patini, Ferdercomin; Francesco Porzio, Consip;Francesca Russo, Funzione Pubblica.Il gruppo ha predisposto una bozza di Direttiva, delle Linee guida per iprogetti formativi in modalita’ e-learning nelle P.A. e adesso un Vademecumdi approfondimento.

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