(ANSA) – MILANO, 18 MAG – La tecnologia abbonda nelle case degli italiani con il crescente utilizzo di elettrodomestici e di impianti tecnologici ”intelligenti”, azionabili, regolabili e controllabili a distanza anche dal punto di vista della sicurezza e del risparmio energetico, ma si potrebbe dire che viva da separati in casa. E’ quanto emerso da una tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Politecnico su ‘Spazi tecnologici per l’uomo, le sfide della demotica’. Nonostante il 56% delle famiglie sia in possesso di un Pc, il 73% di un videoregistratore e che piu’ di un italiano su due disponga di un telefono cellulare, la stragrande maggioranza degli italiani (94%) non sa infatti cosa sia la domotica, la possibilita’ di applicare l’automazione e l’informatizzazione allo spazio domestico. Un primo grande ostacolo all’integrazione e’ dovuto sicuramente alle molteplicita’ e alle diversita’ degli standard che caratterizzano i diversi apparati. ”Una vera e propria babele tecnologica – ha detto Giampio Bracchi, presidente della Fondazione Politecnico – mentre occorrerebbe definire, a livello internazionale, una sorta di esperanto tecnologico che consenta ad apparati diversi di interfacciarsi e ‘dialogare’ per poter fornire servizi a valore aggiunto facilmente utilizzabili da un consumatore non necessariamente laureato al Politecnico e magari con un master al Mit”.(ANSA).

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