(ANSA) – ROMA, 25 MAG – L’industria spaziale e’ in crisi per una sovracapacita’: i satelliti ci sono ed e’ inutile costruirne altri in questo momento, ha rilevato il presidente di Eutelsat, Giuliano Berretta. ”E’ invece opportuno partire dalle applicazioni”, ad esempio nei settori della scuola e della sanita’, o puntare al raggiungimento delle zone ancora isolate dalla banda larga. Tra le nuove applicazioni, Berretta propone di partire anche in Europa con la tv ad alta definizione via satellite, come hanno fatto gli Stati Uniti e l’Italia, con la Rai, potrebbe dare il via. Recentemente, ha detto l’amministrazione delegato dell’Alenia Spazio, Maurizio Tucci, ”l’industria spaziale italiana ricomincia a guardare al mercato istituzionale con piu’ insistenza e credibilita”’. Si affacciano nuovi interlocutori legati ai temi della sicurezza, ad esempio per l’organizzazione dei soccorsi in caso di calamita’ naturali o attacchi, ha aggiunto. Di una ”nuova rivoluzione industriale” in corso, basata su Internet e la banda larga ha parlato oggi il presidente della Netsystem, Arturo Artom, ”ma per avere competitivita’ e’ fondamentale finanziare il rischio”. Un aspetto, questo, nel quale ”l’Italia e’ in una posizione drammatica”.(ANSA).

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