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TLC: FAO; NUOVO PORTALE SALUTE ALIMENTARE

25 Maggio 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 25 MAG – In occasione della Conferenza Regionale per la Salute Alimentare in Asia e Pacifico, la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura)inaugura oggi il Portale Internazionale della Salute Alimentare, Animale e Vegetale. Lo annuncia una nota, secondo cui, il Portale consentira’, attraverso un unico motore di ricerca, di recuperare rapidamente gli standard attuali di qualita’ e salute alimentare certificati, le norme vigenti ed altri documenti ufficiali correlati. Le informazioni, rese da oggi disponibili all’indirizzo http://www.ipfsaph.org, provengono dalle istituzioni competenti dei vari Paesi, dagli organismi legislativi e dalle agenzie internazionali, come la Commissione per il Codex Alimentarius, la Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante, l’Organizzazione per la Salute Animale (Oie), la Fao, l’Oms e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio (Omc). ”Il portale offre informazioni complete, accurate e di facile accesso sugli standard relativi alla salute ed alla qualita’ commerciale degli alimenti, aiutando cosi’ i Paesi in via di sviluppo a migliorare i loro sistemi di tutela della salute alimentare e a sfruttare le opportunita’ di esportazione”, ha dichiarato Hartwig de Haen, vice direttore della Fao per il Dipartimento Economico e Sociale. Secondo Louise Fresco, vice direttore generale della Fao per l’agricoltura, ”attraverso questo importante strumento, le autorita’, i professionisti ed il pubblico in generale, potranno avere un accesso rapido e diretto alle informazioni, condizione fondamentale per migliorare la qualita’ degli alimenti e proteggere la salute animale e vegetale”. Il portale contiene attualmente piu’ di 15.000 voci, per la maggior parte tradotte in diverse lingue e classificate tramite un insieme di parole chiave facilmente accessibili. La Fao, gli Stati Uniti d’America, i Paesi Bassi e la Norvegia, ricorda infine la nota, finanzieranno lo sviluppo del portale, mentre la Fao stessa ne gestira’ l’infrastruttura.(ANSA).

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