TLC: QUARTO OPERATORE GSM, AUTHORITY CHIUDE CONSULTAZIONE
(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Si avvicinano i tempi della decisione per un quarto operatore Gsm. L’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ha infatti concluso la consultazione relativa al progetto, a cui ha risposto una decina di operatori (mobili e fissi), per verificare il grado di interesse da parte del mercato per i 20 MHz di banda a 1800 MHz attualmente a disposizione del ministero della Difesa. In sostanza, quindi, per vedere se c’e’ qualcuno realmente interessato a farsi avanti per una nuova licenza e se la procedura di assegnazione scelta e’ considerata ragionevole dagli operatori in attivita’ (Tim, Vodafone e Wind), che si troverebbero cosi’ ad avere un nuovo concorrente. A partecipare per dare il proprio parere in merito, con contributi cartacei e per qualcuno anche con audizioni vere e proprie, sono state, oltre naturalmente ai quattro operatori mobili attualmente in attivita’ (i tre in possesso di licenza Gsm, piu’ H3g), alcune piccole e medie aziende impegnate nella telefonia fissa. E proprio da queste ultime, singolarmente o riunite in consorzio, sarebbe arrivata qualche manifestazione di interesse. La bozza di delibera sulla quale gli operatori sono stati chiamati ad esprimersi prevede l’assegnazione attraverso una procedura ‘beauty contest’, per omogeneita’ con le tre licenze Gsm attualmente in uso a Tim, Vodafone e Wind. Secondo l’Autorita’, infatti, ”utilizzando una diversa procedura, come ad esempio una aperta del tipo asta pubblica, il nuovo entrante Gsm potrebbe essere discriminato, in quanto dovrebbe potenzialmente concorrere su criteri differenti rispetto agli altri gestori Gsm”. A questo proposito, la bozza chiede ai partecipanti di rispondere ad alcune precise domande: esiste l’interesse da parte di un operatore nuovo entrante? la procedura ‘beauty contest’ e’ ragionevole? Ma il documento, tra l’altro, stabilisce anche principi riguardo al roaming, agli obblighi e alla condivisione dei siti. Una volta raccolti e analizzati tutti i contributi, l’Autorita’ emanera’ una delibera in cui – spiegano fonti ufficiali della stessa Authority – verranno forniti gli estremi regolamentari per la riassegnazione di queste frequenze. Se l’Autorita’ stabilisce il ‘come’, infatti, il ‘quando’ spetta al ministero delle Comunicazioni, chiamato direttamente in causa per l’assegnazione vera e propria delle frequenze. E proprio dal ministero e’ arrivata la voce piu’ scettica rispetto a uno scenario in cui gli operatori Gsm tornerebbero a essere quattro: il quarto operatore, ha sottolineato piu’ di una volta il ministro Maurizio Gasparri, ”c’era e si chiamava Blu, ma adesso non c’e’ piu”’. Quindi, secondo il ministro, ”sembra difficile prevedere sul mercato una prospettiva del genere”. I vari operatori gia’ attivi, dal canto loro, in varie occasioni hanno espresso la loro opinione in merito. Per l’amministratore delegato di Vodafone, Vittorio Colao, ”un quarto operatore sarebbe il benvenuto, ma non deve essere virtuale, deve cioe’ realizzare la propria rete”. Ma il numero uno di Tim, Marco De Benedetti, ha gia’ definito ”improbabile” che si presenti realmente qualcuno. Mentre H3g, dichiarandosi contraria a tutto cio’ che altera il quadro competitivo, avrebbe fatto presente all’Authority che le frequenze dovrebbero essere assegnate ai nuovi entranti (proprio H3g e Ipse) o con il canone previsto dal Codice delle comunicazioni, oppure dovrebbero andare all’asta come avvenuto per l’Umts. (ANSA).
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