(ANSA) – ROMA, 5 MAG – La Banca Nazionale del Lavoro in qualita’ di socio del fallito gestore telefonico Blu, era disposta a versare 740 miliardi di lire nel stesso consorzio allo scopo di partecipare e vincere la gara per l’aggiudicazione delle licenze Umts dell’ ottobre 2000. Lo ha detto oggi Massimo Tanzani, all’ epoca responsabile amministrativo delle partecipazioni di Bnl, nella sua deposizione in qualita’ di testimone all’ udienza del processo per turbativa d’asta a carico del consiglio di amministrazione di Blu. Tanzani ha inoltre aggiunto che all’interno del consorzio alcuni soci non furono disponibili a versare ulteriori somme di danaro, come era intenzione fare di Bnl, per rafforzare finanziariamente il consorzio e consentirgli di partecipare e, eventualmente vincere, la gara. Oggi ha deposto anche il giornalista Beppe Severgnini che ha riferito di aver appreso a margine di un convegno dall’ allora ministro delle Telecomunicazioni Salvatore Cardinale, che i partecipanti alla gara sarebbero stati sei, cosi’ come era previsto. L’ udienza e’ stata rinviata al nove luglio prossimo, quando sara’ sentito come testimone proprio l’ex ministro Cardinale. (ANSA).

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