WI-FI Pubblico, Da Internet Alla Sicurezza
Milano – La rivoluzione del wireless e’ continua su diversi fronti. Cometutte le vere rivoluzioni tecnologiche, la flessibilita’ della tecnologiaprotagonista consente sempre nuove applicazioni. Le radiolan si confermanocome una di queste tecnologie polivalenti. La piu’ conosciuta delletecnologie di questo tipo, quella nota come Wi-Fi, in realta’ una dellepossibili implementazioni dello standard IEEE 802.11, viene normalmentevista come base per la realizzazione di reti locali dati, private epubbliche, con utilizzo tipico da rete informatica. Ma questo aspetto e’solo uno de molti possibili. Prendiamo l’esempio del controllo delterritorio. Oggi e’ possibile realizzare a basso costo reti di sorveglianzavideo di aree pubbliche attraverso telecamere dotate di schede Wi-Fi che sicollegano direttamente a una rete locale, sono alimentate via lineaelettrica o batterie e vengono controllate da un normale personal computer.Le immagini possono essere visualizzate in un browser web e registratedirettamente su disco o su supporto ottico e magnetico, il tutto a unafrazione del costo e con funzionalita’ (per esempio l’aumento dellafrequenza di ripresa in caso di movimento) e flessibilita’ impossibilerispetto a sistemi tradizionali. Anche comunita’ locali di piccoledimensioni possono permettersi oggi questo tipo di soluzioni per garantiremaggiore sicurezza ai propri cittadini. Un esempio e’ il comune di Novellarae Bagnolo in Piano, che presentera’ la sua esperienza al Public WLAN Forumdel 20 maggio a Milano. Un altro esempio -si legge in una nota- e’ lapossibilita’ del rilancio del Wireless Local Loop, ossia l’ultimo migliosenza fili che sostituisce le tecnologie broadband su filo di rame o fibra.IL WLL tradizionale, basato sulla tecnologia LMDS a 25 GHz, non e’ decollatoin Italia, nonostante il costo delle licenze fosse molto basso,essenzialmente per motivi legati al costo degli apparati e alle difficolta’di installazione e operativita’, soprattutto a livello di ultimo tratto sinoall’utente finale. Non e’ stato quindi possibile sfruttare quel sistema,potenzialmente perfetto per superare il “digital divide” interno che separale comunita’ dove e’ disponibile la banda larga tradizionale (fibra o ADSL)e quelle, (6000 comuni su 9000), dove per motivi economici (bacino di utenzapotenziale troppo piccolo) e geografici (comunita’ rurale, montane, marine)la banda larga non arrivera’ mai. Comunita’ locali e privati hanno fattocosi’ ricorso alla combinazione di collegamenti bidirezionali via satellitee reti WI-Fi per ottenere un broadband sganciato dall’infrastrutturaterrestre di comunicazione. Due esempi di cui si parlera’ al Public WLANsono la Comunita’ Montana Langa delle Valli, nel cuneese, che ha appenaavviato un progetto pilota, e le realizzazioni dell’UNCEM Servizi, lasocieta’ di consulenza e servizi dell’UNCEM, l’Unione Nazionale ComuniComunita’ Enti Montani. Il satellite ha pero’ un problema di capacita’complessiva, per cui non e’ scalabile oltre a un certo numero di utenticontemporanei che condividono la stessa banda. Non e’ quindi adatto a unsuperamento di massa (milioni di utenti) del digital divide. Lo puo’ invecefare la combinazione di reti di tipo Wi-Fi per l’ultimo tratto e approccidiversi per le dorsali di avvicinamento alle concentrazioni utenti, ponti a25 GHz come il WLL tradizionale ma anche cavi in fibra autoportante stesisulla griglia elettrica. Stendere un cavo in fibra appoggiandosi alle reteelettrica aerea costa infinitamente meno della posa in trincea e puo’ esserequasi totalmente automatizzato. Se a questo si unisce l’arrivo del VOIP(Voice-Over-IP) wireless, detto anche “Voice Over WLAN” o VOWF (Voice OverWi-Fi), si ha la ricetta per la potenziale nascita di una nuova generazionedi fornitori di telecomunicazioni a servizio completo, dalla voce ai dati alvideo, o piu’ semplicemente di una maggiore concorrenza tra gli attualifornitori “parziali”. E per il superamento di slancio del digital divideinterno al nostro Paese. Ma non e’ finita. Sono ormai sullo schermo delradar tecnologie come Wi-MAX e reti mesh. Informazioni sul Public WLAN Forum-conclude la nota- sono reperibili sul sito www.publicwlanforum.it, dove e’anche possibile pre-registrarsi gratuitamente sino ad esaurimento dei postidisponibili.
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