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Al via digitalizzazione e consultazione on line degli Archivi di Stato

3 Giugno 2004 Commenta

Si chiama Mibac e prevede un portale multilingue per le risorse culturali, turistiche e produttive il progetto europeo per la digitalizzazione e la consultazione online dei documenti degli Archivi di Stato presentato a Palermo.
L’obiettivo e’ la creazione di un’area comune di ricerca e di promozione delle risorse culturali attraverso il web. Scopo analogo ha “Minerva”, il progetto europeo promosso dai Beni culturali che coinvolge tutti i paesi UE, oltre ad Israele e Russia.

In effetti il progetto Mibac si inserisce nell’ambito dello stesso Progetto Minerva che come e’ noto nasce dal Piano di Azione e-Europe per il settore Cultura. Piu’ specificatamente e’ finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del Programma IST – Tecnologie per la Societa’ dell’Informazione – e del Quinto Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo tecnologico.
I governi sono interessati al co-finanziamento diretto con fondi specifici (Francia ed Italia) oppure con la messa a disposizione di risorse umane ed infrastrutture.
L’obiettivo principale e’ facilitare la creazione di una comune visione europea nella definizione delle azioni e dei programmi nel campo della accessibilita’ e fruibilita’ in rete delle risorse culturali attraverso il coordinamento e l’armonizzazione delle attivita’ di digitalizzazione.
Attualmente i punti deboli di queste attivita’ sono la frammentazione delle iniziative e la mancanza di sinergie tra esperienze e competenze disponibili nei quindici paesi”, partendo da questa considerazione il progetto ha il fine di fornire servizi integrati di accesso alle risorse culturali.
Il progetto e’ stato avviato dai Rappresentanti nazionali per la Digitalizzazione (NRG) e dalla Direzione Generale per la Societa’ dell’Informazione della Commissione europea, e prevede la creazione di una “piattaforma” comune tecnologica e di procedure condivise dagli Stati membri per la digitalizzazione del patrimonio culturale e la sua diffusione in rete.
Al fine di divulgare i risultati di Minerva si stanno realizzando una serie di prodotti editoriali, quali “Global Report”, che contiene una visione completa delle iniziative e dei programmi previsti ed il cui testo e’ consultabile su
www.minervaeurope.org.
Il progetto e’ coordinato dal nostro paese e sta dedicando notevole attenzione anche alla qualita’ delle interfaccia web di musei, archivi e biblioteche.
Uno degli aspetti fondamentali di un archivio digitale e’ sicuramente rappresentato dall’applicazione delle tecniche informatiche di classificazione dei testi che sono: parole-chiave; riassunti o abstracts; thesaurus.

La valutazione della efficacia delle tecniche  si fonda su quattro elementi: l’efficienza  intesa come percentuale delle informazioni pertinenti ritrovate rispetto a quelle effettivamente memorizzate; l’utilizzabilita’ cioe’ il rapporto tra l’uso effettivo delle informazioni trovate e il massimo uso possibile del sistema informativo stesso; l’accessibilita’ cioe’ il grado di difficolta’ che l’utente incontra nel porre quesiti al sistema informativo; la velocita’ operativa cioe’ il tempo che intercorre tra il momento in cui l’utente pone la domanda e il momento in cui riceve la risposta.
La prima tecnica informatica da esaminare e’ quella delle parole-chiave che e’ la piu’ semplice e consiste nello sfruttare le informazioni contenute nel titolo del singolo documento chiamate parole-chiave o descrittori che costituiscono il mezzo attraverso cui l’utente raggiunge i documenti che gli interessano.
La seconda tecnica del riassunto  o abstract  richiede un grande lavoro preliminare, in quanto ogni articolo deve essere riassunto da esperti e dotato di parole-chiave; i riassunti memorizzati possono venire, pero’, stampati periodicamente riunendo in un’unica pubblicazione periodica tutti gli scritti riguardanti una certa materia. Questa tecnica non e’ molto diffusa in quanto presenta molte difficolta’ tra cui l’arbitrarieta’ nella scelta di cio’ che si omette e di cio’ che si conserva, la smisurata quantita’ di lavoro umano necessario, la minima affidabilita’.
La terza tecnica informatica che viene applicata ai testi e’ il thesaurus.
Quando si usano le parole-chiave, si genera automaticamente anche un thesaurus cioe’ un elenco alfabetico di parole-chiave utilizzate nei vari documenti memorizzati in una determinata banca-dati.
Alla costruzione di un thesaurus si fa ricorso soprattutto per la documentazione automatizzata; essa comporta un approfondito esame di contenuti e di forme in rapporto alle esigenze dell’utenza specifica.
Il contenuto dipende dalle applicazioni per le quali il thesaurus viene creato; acquistano rilevanza i tipi di descrittori o di parole-chiave, le relazioni strutturali o gerarchiche, quelle semantiche, e tutti i codici previsti o prevedibili per individuare ciascuna unita’ informativa nel sistema documentario; le relazioni strutturali e semantiche vengono diversamente espresse e risolte a seconda del tipo di ricerca impostato, vi sono ipotesi in cui si opera con radicali linguistici; ipotesi in cui si opera con parole-chiave; ipotesi in cui si adottano sistemi misti.
In definitiva le ricerche portate avanti dal progetto Minerva intendono fornire alle istituzioni culturali lo stimolo indispensabile per rapportarsi con la nuova realta’ web secondo criteri di eccellenza: i siti web culturali diventerebbero cosi’ veri e propri “serbatoi” certificati di conoscenza e di cultura accessibili da tutti i cittadini europei, di qualsiasi categoria socioculturale.

Il rischio di una pur necessaria attivita’ di controllo e di coordinamento delle azioni di questo tipo proveniente dall’alto e’ quello di ritardare un processo di adeguamento sempre piu’ impellente.
Infatti il Web, che ha stimolato una crescente proliferazione delle offerte culturali on-line, richiede urgentemente prodotti che soddisfino esigenze minime di qualita’, poiche’ siti di qualita’ scadente possono addirittura risultare sfavorevoli e offrire un’immagine negativa delle istituzioni stesse.

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