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File Sharing Illegale, Primi Risultati

8 Giugno 2004 Commenta

Milano – L’industria discografica ha comunicato oggi i primi positivirisultati della campagna internazionale contro l’utilizzo illegale dellepiattaforme peer to peer e ha annunciato una nuova ondata di cause civili epenali programmate per i prossimi mesi. I risultati mostrano un decisoincremento della consapevolezza dell’illegalita’ del file sharing e unadiminuzione del numero di file illegalmente condivisi e messi a disposizionedegli utenti. Nel frattempo il numero di servizi legali di distribuzionemusicale on line e’ quintuplicato nel corso dell’ultimo anno, raggiungendola cifra di 100 unita’. Azioni legali sono state portate a termine inDanimarca e Germania; in particolare, nel Paese scandinavo 17 individuihanno gia’ accettato di pagare indennizzi di alcune migliaia di euro. InItalia 30 persone sono state denunciate penalmente per violazione dellalegge sul diritto d’autore. Complessivamente, nei tre paesi coinvolti inquesta prima azione di contrasto al file sharing illegale, 200 azioni civilie penali sono state promosse dall’industria discografica. Lo rende noto uncomunicato congiunto diffuso da FPM – Federazione contro la PirateriaMusicale e FIMI – Federazione dell’Industria Musicale Italiana. IFPI(International Federation of the Phonographic Industry) ha confermatol’intenzione di estendere ed intensificare l’azione anche in altri Paesiquali la Francia, il Regno Unito e la Svezia, Paesi nei quali sono gia’state lanciate forti campagne di sensibilizzazione e dove non si escludonopossibili cause civili e penali. Jay Berman, Presidente di IFPI, hadichiarato: “I risultati annuciati oggi dimostrano che la duplice strategiadelle azioni legali e del lancio di piattaforme di distribuzione musicalelegittime, sta avendo un grande impatto in termini di sensibilizzazionedegli utenti e in termini di deterrenza. Non stiamo ancora cantandovittoria, ma ci sentiamo incoraggiati da come il mercato si sta evolvendo edai cambiamenti nella percezione dell’illegalita’ da parte dei consumatori.Visti i risultati ottenuti in Italia, Germania e Danimarca, confermiamo cheestenderemo presto le azioni legali ad altri Paesei europei. Dobbiamoinsistere nel sottolineare che condividere illegalmente materiale musicalesenza autorizzazione e’ un reato che genera forti danni a tutto il settoremusicale. I governi giocano un ruolo fondamentale nella difesa del dirittod’autore e nella lotta contro il file sharing illegale. Non va dimenticatoche l’utilizzo illecito dei sistemi P2P non colpisce solo il settoremusicale ma anche quello cinematografico e tutti quelli legati allaproprieta’ intellettuale, settori che valgono complessivamente 1.000miliardi di Euro nel panorama del commercio mondiale. Ci complimentiamo conquei governi che hanno deciso di supportarci in questa lotta; iniziativecome quelle del governo francese, con il recente annuncio di un piano controla pirateria su internet, ci rendono particolarmente felici”. IFPI, proseguela nota, ha inoltre annunciato i risultati di una ricerca di mercatocondotta in Francia, Germania, Regno Unito e Danimarca (la stessa ricercaera stata condotta in gennaio, prima delle azioni legali). Una similericerca e’ stata condotta in Italia nel mese di aprile da FIMI e FPM incollaborazione con ACNielsenCRA (anche in questo caso si tratta dellaripetizione di una ricerca gia’ condotta nel mese di dicembre 2003): Il 70%dei consumatori in Francia, Germania, Regno Unito e Danimarca sonoconsapevoli che il file sharing e’ illegale (a gennaio la percentuale eradel 66%). L’impatto maggiore si e’ registrato nella fascia di eta’ inferioreai 30 anni. Un’ulteriore ricerca condotta in Francia da IFOP, ha mostratoche la percentuale di coloro che sanno che il file sharing e’ illegale e’cresciuta da 59% al 73% grazie ad una forte campagna di sensibilizzazionecondotta sui principali quotidiani in aprile con lo slogan “la musica gratisha un prezzo”. In Italia il 45% degli utilizzatori di sistemi P2P hadichiarato che non condividera’ piu’ musica non autorizzata nei prossimi 3mesi (il doppio rispetto a dicembre). La conoscenza dell’esistenza dipiattaforme di distribuzione musicale legali e’ aumentata in manierasignificativa; in particolare fra gli under 30 in Germania (57%) e Francia(45%). L’industria musicale ha spedito circa 23 milioni di instant messagecon avvertimenti sull’illegalita’ del file sharing in Austria, Australia,Canada, Danimarca, Germania, Giappone, Svezia, Inghilterra e Stati Uniti. Ilgoverno francese ha apertamente dichiarato il suo sostegno alla lotta alfile sharing illegale. Il Ministro dell’Industria M. Patrick Devedjian haincontrato i rappresentanti del settore musicale per lanciare congiuntamenteun piano di contrasto alla pirateria digitale e per sviluppare attivita’ disostegno alla vendita legale on line di brani musicali. Il governo italianoha introdotto nel mese di maggio nuove modifiche alla legge sul dirittod’autore che rendono piu’ efficace la lotta al file sharing e allacondivisione di opere dell’ingegno non autorizzate. Il numero di filemusicali non autorizzati disponibili su internet si e’ attestato sugli 800milioni, scendendo dai 900 milioni disponibili in gennaio. Il picco massimoera stato raggiunto nel giugno 2003 con 1 miliardo e centomila fileillegali. Il numero di file musicali non autorizzati disponibili sui sistemiP2P si e’ attestato 700 milioni, 100 milioni di unita’ in meno rispetto agennaio. Il picco massimo era stato raggiunto nel giugno 2003 con 1 miliardodi file illegali. Il numero di piattaforme legali di distribuzione e’cresciuto dalle 20 attive nel giugno 2003 alle 100 operative a tutt’oggi (50delle quali in Europa). Una lista aggiornata di questi servizi e’ presentesui siti www.pro-music.org. Da segnalare il fatto che da poche settimaneesiste anche una versione italiana del sito, accessibile all’indirizzowww.pro-music.it. Il numero di download dai siti legali stasignificativamente aumentando: il provider musicale europeo OD2 ha segnalatouna media di oltre 500.000 scaricamenti mensili nei primi mesi del 2004 contasso di crescita che a maggio ha raggiunto il 27%. Piu’ di 300.000 branimusicali legali sono disponibili in Europa. In Gran Bretagna, con il lanciodi Napster nel mese di maggio, le canzoni disponibili per i consumatori sonooltre 700.000. Gli utenti registrati presso siti legali, in base a dati diOD2, sono cresciuti dai 380.000 di settmbre 2003 agli 830.000 di marzo 2004.In Danimarca, degli 88 utenti di sistemi di file sharing che hanno ricevutouna richiesta di indennizzo, 17 hanno gia’ pagato o hanno accettato dipagare una somma che mediamente si aggira sui 3.000 euro. Altri 23 utentistanno trattando l’ammontare dell’indennizzo. Altre 24 richieste diindennizzo sono state spedite in data 8 e 9 giugno. Centinaia di altrerichieste sono programmate per i prossimi mesi. Germania: un utente di 23anni, residente a Cottbus, ha accettato di pagare un indennizzo di 8.000euro; nella sua cartella condivisa erano stati rinvenuti 6.000 file mp3illegali. In un secondo caso, un insegnate 57enne di Stoccarda e’ statodenunciato per violazione della legge sul diritto d’autore e sara’ costrettoad un risarcimento simile. Altri casi sono stato segnalati al pubblicoministero in carico per le indagini. Italia: a seguito delle ispezionicondotte dalla Guardia di Finanza, 30 individui sono stati penalmentedenunciati per violazione della normativa in materia di diritto d’autore. Iprocedimenti penali inizieranno nei prossimi mesi. Altre azioni penali sonoattese per l’immediato futuro. Stati Uniti: 2.947 utenti di sistemi P2Psono stati denunciati dall’industria discografica da settembre 2003. In 504casi, conclude la nota, e’ gia’ stato raggiunto un accordo per ilrisarcimento dei danni.

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