NEW YORK. Se, grazie a Internet, la pirateria si fa internazionale anche lagiustizia inizia a trascendere i confini dei singoli stati.Lo sa bene Hew Raymond Griffiths, australiano, che potrebbe essere estradatonegli Stati Uniti per reati connessi alla violazione delle leggi americanesul copyright.Un tribunale locale ha infatti concesso il via libera al trasferimento diGriffith, accusato di avere distribuito illegalmente canzoni e videogame peruna valore di 50 milioni di dollari.Per i sostenitori del copyright si tratta di una vittoria: la conferma cheper i reati commessi via Internet non esiste la protezione derivante dall’extraterritorialita’.Nel caso che l’estradizione abbia luogo Griffith, sospettato di esser ilcapo di un gruppo di pirati informatici chiamato DrinkOrDie, rischia ditrascorrere fino a 10 anni in un carcere americano in aggiunta a una multadi 500 mila dollari.Gli altri membri della banda operavano negli Stati Uniti da un computer delprestigioso Mit di Boston.

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