Le Auto Imiteranno Api E Formiche
TORINO. Benvenuti nel mondo delle reti veicolari ad-hoc (vehicular ad-hocnetwork, in sigla VANET), ossia di quelle reti wireless che si basano sullacomunicazione cooperativa tra nodi paritetici, senza la necessita’ di puntidi accesso fissi, che formano configurazioni dinamiche e sempre inmutamento, ad-hoc appunto. La ragion d’essere del concetto stesso di VANETe’ economico oltre che di funzionalita’. La diffusione delle reti wirelessad alta velocita’ trova come proprio limite il costo dell’infrastrutturafissa (access point) che sarebbe necessaria se si ricorresse alle tecnologietradizionali, stile Wi-Fi per intendersi. Anche se recenti esperimenti hannodimostrato che e’ possibile con determinati accorgimenti superare in unacerta misura le limitazioni di distanza massima copribile dalle reti Wi-Fi,il guadagno non e’ tale da cambiare in modo decisivo l’equazione disostenibilita’ economica della realizzazione di un’infrastruttura wirelessad alta velocita’ sul territorio. E l’ampia disponibilita’ dell’accessoalla rete e’ la condizionante decisiva, anche piu’ del prezzo, per ladiffusione delle apparecchiature terminali sui veicoli.Con le VANET dunque si elimina il problema dell’infrastruttura (non deltutto, ma lo si riduce enormemente, da due a tre ordini d grandezza). Alloraperche’ le reti veicolari non sono gia’ su tutte le auto? Perche’ ilconcetto e’ elegantemente semplice, ma tecnologicamente e’ complesso darealizzare. Le VANET sono una sottocategoria delle MANET (Mobile Ad-hocNetwork) in cui i nodi sono veicoli e quindi si muovono a velocita’ragguardevoli in senso relativo (tra d loro) e assoluto (rispetto a punti diriferimento fissi). A loro volta le MANET sono un sottoinsieme delle retimagliate (o mesh), in cui i nodi si comunicano tra di loro anche su lunghedistanze passandosi i dati in modo paritario, senza access point. Ilproblema principale delle MANET e ancora piu’ delle VANET, su cui sono allavoro i laboratori delle universita’ e delle aziende in tutto il mondo, siriassume in una parola: instradamento, o se si preferisce, routing. Ossia,come faccio arrivare i dati dove voglio se posso comunicare a distanzalimitata (poche centinaia di metri al massimo) e se la configurazione deinodi che mi circondano cambia continuamente? Non e’ un problema banale se siconsidera che oltre a riuscire a comunicare devo anche poterlo fare aprestazioni interessanti, in un tempo non eterno e senza intasare la rete dimessaggi inutili.ITF 2004 si terra’ al Lingotto di Torino il prossimo 11 novembre e vedra’ lapartecipazione di tutti i principali operatori italiani del settore edelegazioni ufficiali provenienti dall’estero. La scorsa edizione, tenutasinel novembre 2003, ha avuto oltre 40 sponsor e la presenza di 1050 operatoriprofessionali.
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