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Inghilterra: Raccomandazioni Per La Creazione Di Un Internet A Misura Di Bambino

8 Novembre 2004 Commenta

LONDRA. La Children’s Charities for Internet Safety (CHIS), che dal 1991riunisce sette delle maggiori associazioni inglesi in difesa dei dirittidell’infanzia, ha diffuso il “Child Safety on line. A Digital Manifest” chefa il punto della situazione sulle iniziative nazionali per un usoconsapevole della rete e contiene alcune raccomandazioni per la creazione diun Internet a misura di bambino.La CHIS, il cui impegno a favore dei minori si straduce anche in una strettae fattiva collaborazione con gli organismi istituzionali preposti, come lapartecipazione di molti suoi membri alle attivita’ della Internet Task Forceon Child protection istituita nel 2001 dal Ministero degli Interni, havoluto con questa iniziativa indicare la strada per nuove e piu’ efficacistrategie, approntando, laddove necessario, gli opportuni accorgimenti.Il manifesto contiene, infatti, una serie di raccomandazioni che il CHISrivolge al Governo, alle forze investigative, all’industria delletelecomunicazioni e all’intero sistema di forze che operano per il benesseredei minori.Per quanto riguarda il Governo il manifesto suggerisce tra le altre cose di:dotare la Internet Task Force on child protection di un budget e di unasegreteria appositi, in modo da raggiungere una maggiore concretezza eincisivita’ operativa; di attivarsi ulteriormente, e le grandi campagne diinformazione lanciate dal Governo sono un ottimo inizio, per giungere ad unaconsapevolezza globale nel Paese circa i rischi reali che corrono i ragazzidurante l’esperienza virtuale; pensare con urgenza ad avviare tutte lerevisioni legislative che si rendono necessarie per affrontare le nuovesfide generate da una tecnologia in continua evoluzione e soprattutto percolmare le lacune e le possibilita’ di elusione della norma; predisporre unaversione per il web dell’Indecent Displays Act del 1981, che concerne ladiffusione pubblica di materiale considerato indecente.Piu’ in generale il manifesto suggerisce di ampliare gli studi sugli effettia lungo termine degli abusi on line nei confronti dei minori, soprattuttosulle conseguenze di una prolungata esposizione dei ragazzi a materiale edocumentazione non adeguata e facilmente raggiungibile attraverso la rete.

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