USA: Un Ricco Rapporto Sulla Larga Banda
NEW YORK. Una ricca documentazione statistica, condotta su 57mila famiglie,che analizza l’impatto delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione, con particolare riguardo ai servizi a larga banda, nellasocieta’ statunitense. Le rilevazioni sono curate dalla Ntia, NationalTelecommunications and Information Administration, agenzia del Dipartimentodel Commercio.In questa edizione del rapporto, intitolato A Nation Online: Entering theBroadband Age, l’attenzione degli autori e’ stata rivolta alla tecnologie alarga banda per via della loro considerevole forza di incidenza nell’ambitodel settore economico, dell’educazione e della sanita’.La presenza di network ad alta velocita’ di collegamento, secondo gliautori, ha consentito di ridurre o annullare le distanze in terminigeografici, economici e culturali. L’obiettivo ambizioso del governostatunitense e’ quello di rendere, entro il 2007, l’accesso a questatecnologia universale e disponibile per tutti i cittadini. Il rapportointende offrire un contributo al dibattito circa tale obiettivo efotografare la situazione attuale.Un obiettivo, quello dell’amministrazione Usa, supportato dai dati cheemergono dal rapporto, che evidenziano una costante crescita delladiffusione della larga banda nelle famiglie.Gli autori mettono a fuoco non solo le cause della popolarita’ di questatecnologia ma anche le differenze di approccio alla rete con gli utentipossessori di connessioni dial-up.Differenze riconducibili ad un rapporto piu’ intenso, dinamico ecoinvolgente degli utenti broadband con le attivita’ in Internet.Il rapporto esamina anche la relazione esistente tra luogo geografico diresidenza e adozione di connessioni a larga banda, una relazione che risultaevidente nelle zone rurali degli Stati Uniti dove intere comunita’ non sonoancora dotate delle infrastrutture necessarie e risultano di fatto esclusedai benefici.E’ questa la differenza “digitale” sostanziale che ancora sussiste in quantol’indice di diffusione di Internet si attesta su livelli pressoche’ identici(54,1% nelle famiglie rurali; 54,8% nelle famiglie urbane).
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