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Con Il 2005 Parte La Tessera Sanitaria Elettronica

6 Gennaio 2005 Commenta

ROMA. Una tessera sanitaria elettronica in grado di monitorare, attraversogli 800 milioni di ricette emesse annualmente, l’andamento della spesafarmaceutica e, soprattutto, di contrastare gli sprechi e le truffe.
Lanovita’, appena partita, e’ stata annunciata da Lucio Stanca, Ministro perl’Innovazione e le Tecnologie, intervenendo con il Ministro della Salute,Girolamo Sirchia, alla trasmissione “Il medico delle leggi – la salute inParlamento” di Cristiana del Melle, in onda su RAI GrParlamento.”Con il Ministro Sirchia abbiamo lanciato il programma “Sanita’ Elettronica”, gia’ approvato dal Comitato dei Ministri per la Societa’dell’Informazione, che prevede l’utilizzo di queste tecnologie per duegrandi obiettivi: migliorare l’efficienza e la qualita’ del serviziosanitario nazionale e, soprattutto, il rapporto con i cittadini”, ha dettoStanca.
Per quanto riguarda la Tessera Sanitaria Elettronica, promossadal Ministro dell’Economia con i dicasteri dell’Innovazione e Tecnologie equello della Salute, e’ gia’ in distribuzione in Abruzzo, Umbria, EmiliaRomagna, Veneto e Lazio, e verra’ via via estesa alle altre Regioni.L’obiettivo e’ di emettere 15 milioni di tessere entro aprile.
Insostanza, con il progetto “Sanita’ Elettronica” si potra’ monitorarel’andamento della spesa per farmaci e prestazioni di laboratorio perlivelli, per settori e per aggregazione (scala territoriale, tipologie difarmaco, medico prescrittore, tipo di esenzione, etc.). Un esempio, tra itanti, per delineare i vantaggi: una Asl, che ha gia’ sperimentato questosistema, effettuando la sola “pulizia” degli archivi ha conseguito unrisparmio di oltre 200 mila euro.
Ma il progetto gia’ varato ha unaenorme valenza anche sul fronte della prevenzione attiva consentendoscreening mirati, a partire dai diabetici.
Rispondendo ad una domandadella conduttrice, Cristiana del Melle, il Ministro ha riconosciuto che”ovviamente l’accesso a dati personali cosi’ delicati e sensibili, poneproblemi di tutela della privacy”. Ma, ha assicurato Stanca, “ci sono nonsolo le leggi specifiche, ma anche tecnologie adeguate che consentonoaccessi controllati e autorizzati alle informazioni riservate.
Esistonosistemi estremamente sicuri per consentire l’accesso solo alle personeautorizzate, proprio come avviene oggi, ad esempio, con il bancomat per ilquale si impiegano tecnologie di basso livello. Ma per informazionidelicate, come quelle relative alla salute, si possono applicare tecnologieancora piu’ sofisticate per avere la totale sicurezza della protezione deidati”.

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