Elenchi Telefonici: Adesso Si Cambia, Nel Pieno Rispetto Della Privacy
ROMA – Trova finalmente attuazione il principio secondo cui le informazionicontenute negli elenchi telefonici non sono dati pubblici conoscibili edutilizzabili da chiunque. In questi giorni i 50 milioni di abbonati adun’utenza telefonica, fissa o mobile, stanno ricevendo dal proprio gestoreil modello unico d’informativa sul trattamento dei dati personali -predisposto dal Garante e pubblicato on line all’indirizzohttp://www.garanteprivacy.it) – in cui dovranno indicare “come” compariresull’elenco generale telefonico.
Si potra’ cosi’ scegliere di nonessere inseriti o di utilizzare, ad esempio, solo il cognome con l’inizialedel nome – senza che sia cosi’ identificabile il sesso – sino all’ipotesi difare includere tutti i propri numeri di telefono, fissi e mobili, il fax el’e-mail. Per aiutare gli abbonati a compilare il modulo e contribuire adinformarli sui diritti che la disciplina sulla privacy gli riconosce ilGarante ha avviato una specifica campagna di informazione.
Non sololiberi di scegliere se stare negli elenchi, ma anche liberi di scegliere sericevere le informazioni commerciali, la pubblicita’. Accanto al nomedell’abbonato disponibile ad essere contattato per posta o telefonicamente,compariranno rispettivamente determinati simboli.
Gli elenchicambieranno dunque, tornando cosi’ ad essere la base per i rapportiinterpersonali e cessando di rappresentare una mailing list utilizzabile dachiunque. I consumatori ora possono scegliere di essere lasciati in pace, dinon essere bersaglio indiscriminato d’ogni tipo di pubblicita’ o sondaggiotelefonico, mentre le aziende vedranno emergere potenziali clienti – checonsapevolmente hanno espresso il loro consenso – risparmiando cosi’ leenergie oggi profuse in azioni massive di marketing.
Si assistera’dunque ad un mutamento di natura sostanziale del vecchio elenco telefonicoche cresce, si evolve ed acquista un’anima. Da catalogo “amorfo” – come hasottolineato il vice presidente del Garante Giuseppe Santaniello – privo dielementi valutativi, avremo degli elenchi ricchi di informazioni in cuil’utente acquista una sua specificita’. Potranno cosi’ nascere diversetipologie di elenchi “categorici” – come affermato da Mauro Paissan,componente del Garante – a seconda degli usi e delle informazionipresenti.
L’altra novita’ rilevante e’ rappresentata dallapossibilita’ – che appare reale – di esercizio del diritto di revoca delconsenso prestato, di “uscire dal circuito” modificando le scelte fatte. Intale ipotesi pero’, sara’ importante valutare con attenzione i tempi”tecnici”, che saranno necessariamente lunghi.
I 50 milioni diabbonati contattati per manifestare le proprie esigenze, avranno 60 giornidi tempo per rispondere. Nessuno pero’ e’ obbligato a farlo. Chi nonrisponde verra’ inserito nei nuovi elenchi esattamente come appariva nelvecchio, ma non potra’ ricevere alcun tipo di pubblicita’. Si riaffermacosi’ il principio dell’opt-in che si contrappone all’opt-out. Pubblicita’solo con il consenso libero e preventivo; quelli eventualmente prestati inprecedenza, dunque, non saranno piu’ validi come ha precisato il Segretariogenerale dell’Autorita’ Giovanni Buttarelli.
Da agosto di quest’annochi realizzera’ i nuovi elenchi potra’ attingere solo dal data-base unicoche si andra’ cosi’ a formare entro maggio. Inoltre, nel pieno rispetto deidiritti e della volonta’ dell’utente, sono previste delle sanzionipecuniarie e penali. Il modulo sottoscritto rappresenta la volonta’dell’abbonato ed i gestori dovranno rispettare quella firma.
Assume cosi’maggiore enfasi lo slogan dello spot del Garante: “La tua firma non e’ unafirmetta”.
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