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Presto Saranno Corrette Le Storture Del Famigerato “Decreto Urbani”

26 Gennaio 2005 Commenta

ROMA. Con la presentazione degli emendamenti da parte del sen. FrancoAsciutti, presidente della Commissione Istruzione Pubblica del Senato, e’ripreso l’iter del disegno di legge di revisione della legge di conversionedel decreto antipirateria, il cosiddetto “decreto Urbani”.
Gliemendamenti appena presentati sono stati redatti sulla base delle risultanzedei lavori della Commissione interministeriale sui contenuti digitalinell’era di Internet (e-Content), costituita nello scorso luglio daiministri Lucio Stanca, Giuliano Urbani e Maurizio Gasparri, e presiedutadall’ing. Paolo Vigevano.
Il ministro per l’Innovazione e leTecnologie, Lucio Stanca, commentando la ripresa dell’iter parlamentare delprovvedimento, ha sottolineato che “con questa proposta di emendamento dellamaggioranza, con l’assenso del Governo, e’ stato onorato l’accordo preso insede di approvazione del dl Urbani al fine di rendere piu’ equilibrate epiu’ giuste le disposizioni per la lotta alla pirateria informatica. Equesto avviene nel contesto del lavoro che la stessa Commissione per icontenuti digitali sta facendo, anche attraverso una qualificata serie diaudizioni dei soggetti interessati, per delineare una normativa moderna edefficiente la difesa dei contenuti digitali sulla Rete”.
Il nuovotesto, oltre a prevedere la sanzione penale grave (reclusione e multa) soloper chi immette in rete contenuti illegali a “fine di lucro”, introduceanche la possibilita’ di cancellare il reato attraverso il pagamento di unamulta (oblazione) nei casi in cui l’immissione in rete di contenuti protettidal diritto d’autore avvenga per finalita’ diverse.
Pertanto, gliutenti della Rete che, sfruttando la condivisione dei file, utilizzanocontenuti digitali protetti non correranno piu’ il rischio di incorrere in pene detentive, ma potranno essere soggetti eventualmente a sanzionipecuniarie di importo contenuto.
Inoltre, si prevede l’adozione dicodici “di deontologia e buona condotta” del settore su temi specifici, adesempio tecnologie di protezione dei diritti, modalita’ di interventopreventivo nei confronti di chi viola la normativa specifica, promozione dinuovi modelli economici di sfruttamento dei contenuti digitali, modalita’per una corretta informazione da fornire agli utenti.
I codicicostituiranno il risultato concreto delle forme di collaborazione promossedal Governo con gli operatori dei settori interessati.

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