MILANO – E’ gia’ pieno successo per xbinary, il primo sistema dicondivisione di dati in rete ideato e sviluppato da Valpas Communicationsche si caratterizza per una spiccata attivita’ nella Ricerca & Sviluppo diinnovative soluzioni software destinate sia al mercato consumer sia a quellobusiness.

Xbinary, si legge in una nota, e’ un softwarerivoluzionario per la condivisione globale dei dati in rete ed e’ rivolto aun ampio target di medie e grandi imprese, studi professionali,commercialisti, agenzie di comunicazione, case editrici, oltre che a utentiprivati e ha trovato ottima accoglienza nei primi tre mesi di vendite,raggiungendo il volume di qualche migliaio di utenti registrati. L’obiettivodi Valpas e’ quello di arrivare, alla fine del 2005, a 50.000 Gigabytevenduti.

Xbinary rappresenta una nuova categoria di servizi – GlobalData Sharing System – la nuova generazione del file sharing, che permette lacondivisione di file in Internet in tempo reale e in massima sicurezza,senza mettere a rischio la propria identita’.

La crescente diffusionedi connessioni a banda larga, prosegue la nota, inizia a far sentire i suoieffetti. Con circa un miliardo di file scambiati dagli utenti ogni mese(fonte: Marco Montemagno, corso su “Copyright e Internet”, giugno 2004) e lagrande diffusione dei sistemi peer-to-peer, per i servizi di file sharing siprofila un ampio sviluppo anche nel nostro paese e per questo motivo Valpasha realizzato ingenti investimenti, creando un vero e proprio “storagecenter” in grado di gestire enormi quantita’ di dati con minimi tempi diattesa.

Il concetto e’ molto semplice, conclude la nota: con xbinarye’ possibile avere a disposizione gigabyte o terabyte in qualsiasi momento,da qualunque posto nel mondo e in tempo reale. In questo modo ogni utente,sia esso privato, azienda o gruppo di lavoro, puo’ creare un vero e proprioworkspace con i propri file, documenti e strumenti professionali di usoquotidiano, senza limiti di spazio e di tempo, facile da usare epersonalizzabile secondo le specifiche esigenze.

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